I carabinieri della stazione di Aci Castello hanno arrestato una 59enne del posto, P.P., accusata di circonvenzione di incapace e di omicidio aggravato ai danni della parente non autosufficiente, Maria Basso, ex funzionaria della Farnesina deceduta in una casa di cura locale il 16 dicembre del 2022.
La vicenda già nei mesi scorsi era stata trattata da diversi media nazionali in seguito alle sollecitazioni dei parenti. La donna è accusata di aver circuito l’anziana pro zia per farle cambiare il testamento, facendosi nominare erede unica, per poi causarne la morte in maniera subdola dopo un pranzo al ristorante. La 59enne si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico.
Le indagini dopo la morte
Le indagini condotte con il supporto del nucleo operativo della compagnia di Acireale e della stazione di Asiago, in provincia di Vicenza, hanno come punto cardine gli accertamenti medico-legali eseguiti sul corpo della signora per fare luce sul presunto piano criminale al centro delle indagini. Secondo quanto accertato dalla Procura, l’ottantenne sarebbe deceduta dopo aver accusato gravi difficoltà respiratorie, nello specifico “bronchite ab ingestis”, conseguenti all’ingestione di cibi solidi avvenuta cinque giorni prima, durante un pranzo al ristorante organizzato dall’indagata. In questa occasione Maria Basso avrebbe ingerito degli spaghetti.
La visita
Un dato che, in altre circostanze, non avrebbe avuto evidenze particolari. Se non fosse che la signora, a causa delle patologie da cui era affetta, poteva nutrirsi solo ingerendo cibi omogeneizzati. Il decesso è stato quindi catalogato come morte sospetta e sono stati avviati gli accertamenti del caso. Dai quali sarebbe emerso che l’intera vicenda era iniziata in autunno, precisamente il 4 settembre 2022. Per il suo ottantesimo, la pensionata aveva organizzato una festicciola grazie alla collaborazione di un’amica di vecchia data, nominata anni prima sua procuratrice per il compimento di atti di ordinaria amministrazione. Ed all’evento, svoltosi ad Asiago, sarebbe stata invitata la madre dell’indagata P.P., che si sarebbe presentata nella casa di cura con il compagno. In quell’occasione, sin da subito, gli altri parenti dell’anziana si sarebbero insospettiti per la presenza della pronipote. Infatti, sebbene non fosse stata invitata al compleanno e nonostante, a loro dire, non avesse mai avuto rapporti frequenti con la prozia, la 59enne avrebbe mostrato nei suoi confronti un attaccamento quasi morboso. Da quel momento, con un atteggiamento disponibile ed affettuoso, nell’arco di soli due mesi l’indagata avrebbe approfittato dello stato di forte vulnerabilità dell’anziana signora, mostrando un fortissimo interesse per il suo patrimonio.
L’esposto della banca
Tanto da recarsi in diverse occasioni presso l’istituto di credito in cui la signora Basso era titolare di alcuni conti correnti. Perfino il direttore ed i funzionari dell’istituto bancario avevano intuito che c’era qualcosa di strano, tanto da presentare un esposto. L’indagata sarebbe infatti riuscita a convincere l’anziana a revocare la procura generale anni prima rilasciata in favore dell’amica di vecchia data. Il successivo 2 dicembre 2022, dopo averle fatto trascorrere la notte presso una struttura ricettiva di Asiago, avrebbe costretto la vittima ad affrontare senza soste il lungo viaggio in auto dalla provincia di Vicenza sino ad Aci Castello, trasferendola durante la notte in una residenza per anziani. Secondo quanto ricostruito in fase di indagine, l’ottantenne non avrebbe avuto nemmeno la possibilità di portare con sé i suoi effetti personali, né di salutare le persone a lei care, che non erano state informate del trasferimento.
Il trasferimento nascosto
Per la lunga trasferta, inoltre, l’indagata non avrebbe neanche recuperato i farmaci che giornalmente assumeva, nonostante l’invito dei responsabili della struttura per anziani in cui era ricoverata di recarsi sul posto per consentirne la relativa assunzione. A causa di questi episodi allarmanti, i familiari della vittima hanno presentato denuncia e la Procura di Vicenza ha avviato un procedimento penale per il reato di circonvenzione d’incapace, poi trasmesso per competenza alla Procura di Catania. Il progetto criminale della pronipote sarebbe stato portato avanti facendo prima sottoscrivere alla vittima una procura generale anche per il compimento di atti di straordinaria amministrazione in proprio favore.
E, poi, il 9 dicembre del 2022, facendo sottoscrivere un testamento pubblico con cui si revocava ogni precedente disposizione: P.P. diventava quindi unica erede universale. Due giorni dopo, la nipote avrebbe portato fuori a pranzo l’anziana, facendole mangiare il cibo solido che avrebbe poi causato la sua morte dopo giorni di sofferenze. Gli indizi raccolti durante le indagini dai carabinieri di Acireale hanno consentito alla Procura di Catania di chiedere e ottenere dal giudice per le indagini preliminari la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a carico dell’indagata, che ieri è stata rintracciata presso la sua abitazione di Aci Castello.
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