Non si placano i dubbi sulla morte della 38enne catanese, rinvenuta senza vita lo scorso 23 luglio nel bagno dell’appartamento in cui stava trascorrendo le vacanze estive insieme al compagno, in un complesso residenziale di via Spiaggia a Fondachello di Mascali.
Nuovo sopralluogo dei Carabinieri nell’abitazione
Nel pomeriggio di ieri, su disposizione del magistrato che coordina le indagini, è stato eseguito un nuovo sopralluogo approfondito da parte dei Carabinieri del Sis di Catania, alla presenza dell’avvocato del compagno della donna, nell’abitazione teatro della tragedia. Stando alle indiscrezioni trapelate, i militari dell’Arma stanno cercando eventuali tracce ematiche o altri indizi utili a chiarire le circostanze della morte e fugare i dubbi sull’ipotesi iniziale di suicidio.
Perplessità sulle modalità del presunto suicidio
Sin dai primi momenti successivi al ritrovamento del cadavere, infatti, i Carabinieri avevano manifestato perplessità sulle modalità del presunto suicidio, considerando “posticcio” il cappio rinvenuto intorno al collo della donna. Anche i risultati dell’autopsia, ad oggi ancora non resi noti ufficialmente, non avrebbero dissipato i dubbi degli inquirenti.
Il compagno quarantenne della vittima, precisa il suo avvocato, non risulta formalmente indagato, ma è stato a lungo ascoltato dai Carabinieri come persona informata sui fatti. Per provare la sua assenza dall’abitazione al momento della morte della donna, avrebbe fornito degli alibi che sono attualmente al vaglio degli investigatori.
La ricostruzione degli eventi precedenti al decesso
La 38enne, in vacanza col partner, era stata trovata priva di sensi la mattina del 23 luglio da uno dei figli della coppia. Stando alle prime ricostruzioni, i due avrebbero avuto un violento litigio la sera precedente, come testimonierebbero alcuni lividi rinvenuti sulle braccia di entrambi. In seguito alla lite, l’uomo avrebbe lasciato l’abitazione per farvi ritorno la mattina seguente, quando la donna era già deceduta.
Le prime indagini e l’interrogatorio del compagno
I Carabinieri della compagnia di Giarre, intervenuti per primi sul luogo del rinvenimento, avevano trovato l’appartamento in ordine e non avevano recuperato biglietti o messaggi da parte della vittima. Il compagno della 38enne è stato a lungo ascoltato nella caserma dell’Arma, sia dai militari che dal sostituto procuratore di turno, in qualità di testimone. l momento nessuna pista è esclusa sulle cause della morte, nemmeno quella del suicidio
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