È morta Laura Salafia. Aveva 47 anni. Era la studentessa che frequentava la facoltà di Lettere e che tredici anni fa si vide stravolgere vita, progetti e futuro, dalla violenza di un proiettile vagante che le si conficcò fra la seconda e la terza vertebra cervicale rendendola tetraplegica.
Laura Salafia, studentessa originaria di Sortino, venne colpita il primo luglio del 2010 da un proiettile esploso da Andrea Rizzotti, in piazza Dante.
L’episodio del 2010
L’uomo, un ex impiegato comunale aveva sparato all’indirizzo di un pregiudicato, Andrea Gravino, reo di averlo insultato. La ragazza, all’epoca 34enne, aveva appena sostenuto un esame all’Università e stava andando a pranzo con dei colleghi quando si ritrovò nella traiettoria del proiettile che la colpì alla nuca.
L’autore dello sparo venne condannato a 16 anni e mezzo
Da allora, è rimasta tetraplegica. Rizzotti venne arrestato dopo 48 ore grazie alla precisa testimonianza di uno studente, testimone della scena, che rivelò tutti i particolari alla polizia. Il feritore venne condannato a 16 anni e mezzo di reclusione con sentenza definitiva.
Il rettore dell’università di Catania, “Laura amava la vita”
“Laura è stata un esempio per tutti noi, con la sua forza ha dimostrato che gli obiettivi si possono raggiungere. Nonostante la sofferenza, la fatica e le difficoltà Laura ha amato la vita e tutte le persone che le sono state vicine, compresa la nostra comunità accademica”. Lo afferma il rettore dell’università di Catania, Francesco Priolo, in un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Laura Salafia.
Il sindaco Trantino “Intitoleremo a Laura un luogo evocativo”
Il sindaco Enrico Trantino, gli assessori della giunta e tutta l’Amministrazione comunale di Catania esprimono “unanime cordoglio e si uniscono al dolore della famiglia e dei tanti amici per la scomparsa di Laura Salafia”. Lo afferma una nota del Comune di Catania. “Per tredici anni – ha detto Trantino – la sua sofferenza ha interrogato le nostre coscienze di cittadini su un atto di violenza che ha colpito una ragazza innocente, ingiustamente vittima di una cinica sorte. Faremo in modo di ricordarla in modo perenne con l’intitolazione di un luogo evocativo della Città di Catania affinché il suo modello di donna di cultura, esemplare e coraggiosa, che ha mostrato insuperabile attaccamento alla vita, nella gioia e nel dolore, rimanga un esempio anche per le future generazioni”.
Laurea ad honorem
Ad inizio giugno scorso, Laura Salafia, venne insignita della laurea ad honorem. La decisione deliberata dall’università di Catania che per l’esattezza conferirà la laurea magistrale honoris causa. A rendere nota la decisione del conferimento su lo stesso lo stesso l’ateneo Catanese.
La cerimonia venne aperta dal rettore Francesco Priolo, che introdusse la laudatio della direttrice del Disum Marina Paino. Vennero letti alcuni brani tratti dal volume “Una forza di vita”, scritto dalla stessa Laura Salafia e curata da Doriana Giudice, Lucia Portale e Rita Re.
La donna nel 2021 insignita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il titolo di “Cavaliere al merito della Repubblica” per il suo impegno sociale e civile. La cerimonia sarà accompagnata da alcuni momenti musicali a cura del coro dell’università.
Cinque anni fa l’uscita del libro-testimonianza
“La vita è imprevedibile, può cambiare in un istante, però non bisogna mai avvilirsi di fronte al negativo che ci può riservare”. Era un messaggio di speranza quello con il quale Laura Salafia volle concludere la presentazione ad inizio del 2018 del libro intitolato “Una forza di vita” che raccoglie articoli a sua firma e sulla sua esperienza pubblicati dal quotidiano La Sicilia, oltre a due scritti inediti. La presentazione si tenne all’Unità Spinale dell’ospedale Cannizzaro.
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