Primi pazienti in trattamento con Levodopa per infusione sottocutanea all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone. Presso l’UOC di Neurologia, guidata da Alessandro Pulvirenti, questa mattina, un paziente di 75 anni e uno di 77 anni, con malattia di Parkinson, sono stati sottoposti alla nuova terapia, autorizzata da pochissimi giorni dall’Assessorato regionale alla Salute.
La terapia con Levodopa
La Levodopa è universalmente considerata il gold standard per la terapia del Parkinson, ma le fluttuazioni delle concentrazioni plasmatiche del farmaco con la terapia orale sono spesso associate a un controllo insoddisfacente dei sintomi motori e allo sviluppo di movimenti involontari. Fino a pochi mesi fa, inoltre, la sua somministrazione, oltre che per via orale – sotto forma di capsule o di compresse – era possibile solo tramite l’effettuazione di gastrotomia endoscopica percutanea, in particolare nelle fasi avanzate della patologia.
Il nuovo trattamento
Con questa nuova opzione del trattamento, per infusione sottocutanea, mininvasiva e meglio tollerata dai pazienti, è possibile sia controllare la concentrazione plasmatica del farmaco, sia garantire una gestione stabile dei sintomi. La nuova terapia è indicata, soprattutto, nella fase intermedia-avanzata della malattia di Parkinson. Per assicurare la buona riuscita del trattamento sottocutaneo del Levodopa, i pazienti candidabili sono accuratamente selezionati dai Centri di riferimento.
La malattia di Parkinson
Grazie all’impegno della Direzione aziendale e alla professionalità di tutti gli operatori coinvolti, l’Ospedale di Caltagirone è fra i primi, in Sicilia, a introdurre questa nuova metodica. L’auspicio è che la nuova strategia terapeutica possa migliorare la qualità di vita di pazienti con malattia di Parkinson, la seconda malattia neurodegenerativa più comune dopo la malattia di Alzheimer. Il morbo di Parkinson è più comune negli anziani e la prevalenza aumenta dall’1% in quelli oltre i 60 anni di età, fino al 4% della popolazione sopra gli 80 anni. L’età media di insorgenza è circa 60 anni, anche se il 5-10% dei casi, classificati come ad esordio giovane, iniziano tra i 20 e i 50 anni.
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