Minorenni utilizzati in nero, altri invece “regolarizzati” solo di facciata ma in realtà con contratti non corrispondenti alla effettiva mansione svolta. In questo modo si sperava di eludere i controlli ma così non è stato. Un ristorante nel Trapanese finisce sotto la lente degli ispettori del lavoro. Chiuso temporaneamente il licale, per il gestore anche una maxi multa.
L’attività sviluppata in sinergia
I carabinieri della stazione di Erice hanno messo in campo, insieme ai colleghi del nucleo ispettorato del Lavoro di Trapani, un’azione di controllo ad alcune attività commerciali. Il tutto pianificato per contrastare il fenomeno del lavoro nero e per la tutela della salute nei luoghi di lavoro dei lavoratori.
Due minorenni in nero
Al termine delle attività sono emerse delle irregolarità. Tra le aziende verificate un datore di lavoro responsabile di un ristorante avrebbe impiegato due lavoratori minorenni in nero. In totale all’interno sono stati trovati impiegati 11 lavoratori che sono stati tutti identificati. Non erano in possesso di regolare contratto lavorativo con mansione uno di lavapiatti e l’altro di cameriere.
Il provvedimento
I carabinieri hanno adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, contestando sanzioni per complessive 11 mila euro. L’azione di controllo intrapresa proseguirà nei prossimi giorni oltre che ad Erice anche su tutto il territorio della provincia.
Numeri allarmanti
Proprio in questi giorni sono emersi numeri preoccupanti in Sicilai sul fronte del lavoro nero. Sono stati circa 400 i lavoratori tra in nero ed irregolari scoperti in provincia di Catania tra il 2022 e i primi mesi del 2023. A tracciare il bilancio i carabinieri del Nil, il nucleo ispettorato del lavoro, che hanno ispezionato157 aziende, 128 delle quali sono risultate irregolari. Questo significa che quasi l’82 per cento delle aziende controllate è risultata fuorilegge. La Sicilia si conferma ancora una volta una polveriera sotto il profilo dell’economia sommersa. Un’economia locale che per una buona fetta si fonda su situazioni di illegalità e profondo sfruttamento.






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