Scendono ad uno ad uno dalla nave Dattilo che li ha portati a Catania. Sotto la pioggia battente, hanno in mano beni di prima necessità e scarpe nuove per ripararsi dal freddo donate loro dalla Caritas.
Sono i 246 migranti soccorsi nei giorni scorsi al largo della Libia dalle navi della Marina Militare. Tra loro c’è anche un uomo che non è riuscito a sopravvivere al suo ‘viaggio della speranza’.
I migranti sono di nazionalità marocchina, eritrea, nigeriana, gambiana. Tra loro ci sono tre donne in stato di gravidanza e un bimbo di pochi mesi.
Quello di oggi, a Catania, è il primo del nuovo anno. Ieri nel porto siracusano di Augusta ne erano arrivati 453 e altri cento il giorno prima.
Nel Porto etneo, al Molo 12, sono stati attivati i punti di assistenza e di accoglienza presidiati da polizia, finanza, carabinieri, guardia costiera con la collaborazione della Croce Rossa, del coisom, il corpo italiano soccorso ordine di Malta.
Ci sono anche gli operatori di Save The Children che cercano di raccogliere le prime informazioni utili sulla nazionalità di provenienza dei migranti, sul porto di partenza, sul viaggio della speranza.
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