Giuseppe Meliadò è stato indicato all’unanimità dalla quinta commissione del Csm a ricoprire l’incarico di presidente della Corte d’appello, lasciato da Alfio Scuto. La prossima settimana è previsto il voto del Plenum.
Originario di Augusta (Siracusa), 59 anni, Meliadò, ha il suo primo incarico come pretore a Ravanusa (Agrigento) e poi a Caltagirone. Nel 1987 si insedia a Catania ricoprendo diversi incarichi: prima sezione civile del Tribunale, Tribunale del Lavoro e Corte d’appello. Dal 2002 al 2006 è componente del Consiglio superiore della magistratura. Continua la sua carriera a Roma: alla Cassazione, sezioni civile e penale, e infine alla Scuola superiore della magistratura, arrivando a ricoprire l’incarico di vice preside. Allievo di Massimo D’Antona, è autore di numerose pubblicazioni in materia lavoristica. E’ collaboratore del “Foro italiano” e di svariate altre riviste giuridiche. Eletto nel 1996 nel Comitato direttivo centrale dell’Anm, ne è stato vice segretario generale