Gasolio agricolo spacciato per normale gasolio da autotrazione per camion e automobili venduto ad ignari consumatori ma senza pagare le accise o pagandole in maniera estremamente ridotta approfittando proprio delle agevolazioni agricole. Il tutto in danno anche del consumatore finale che si trova un prodotto meno adatto al motore in cui viene usato. Una maxi truffa sui carburanti organizzata in maniera organica già alla fonte probabilmente anche all’interno dei così detti depositi fiscali è stata scoperta dalla Guardia di Finanza.  Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Catania, dalle prima luci dell’alba, 45 finanzieri del Comando Provinciale della provincia etnea, con la collaborazione di funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Direzione Territoriale VII Sicilia/Gruppo Operativo Regionale Antifrode e Ufficio delle Dogane etneo) hanno dato esecuzione ai provvedimenti del Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale.

Operazione in 5 province siciliane

L’operazione è scattata in ben 5 province siciliane e in particolare nelle Province di Catania, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Ragusa. Sono state disposte e vengono notificate misure cautelari personali e reali nei confronti di 15 persone, a vario titolo indagati per associazione a delinquere, sottrazione fraudolenta all’accertamento e al pagamento delle accise su prodotti energetici, emissione di fatture per operazioni inesistenti, frode in commercio e autoriciclaggio.

L’ultima operazione di controllo sui carburanti

Quella della truffe sulle accise o sul prezzo finale del prodotto del carburante è una delle piaghe più diffuse in tutto il Paese e la sicilia non eccezione con truffe anche sulla qualità degli stessi carburanti spesso allungati o dichiarati per usi agricoli e rivenduti per usi di normale viabilità.

L’ultima operazione di questo genere della Guardia di Finanza risale allo scorso mese di giungo ed è avvenuta nel Nisseno. In quella occasione nell’ambito di un servizio volto al contrasto delle frodi nel settore delle accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, i militari del Comando Provinciale della guardia di finanza di Caltanissetta, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno sequestrato 22.412 litri di gasolio non conforme alla normativa, pronto per essere immesso in consumo da 2 impianti di distribuzione nei comuni di Gela e Niscemi.

Le conseguenze per il consumatore finale

Per contrastare le frodi, ogni anno in Italia l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza effettuano migliaia di controlli sui carburanti prelevati presso distributori stradali e depositi commerciali e fiscali al fine di accertarne la conformità: un prodotto di scarsa qualità infatti, pur non generando da subito anomalie di funzionamento delle autovetture, produce, nell’uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei motori e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente.