Si chiama Oleandro l’operazione antimafia condotta su buona parte del territorio nazionale dalla Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Catania, al culmine di una lunga inchiesta.
Dalle prime ore di questa mattina oltre 120 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, stanno eseguendo, nelle province di Catania, Caltanissetta, Arezzo, Napoli e Udine, un’ordinanza, concernente 26 indagati, con cui il G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, ha disposto misure cautelari personali e reali nei confronti di 15 persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere di stampo mafioso nonché per le condotte, aggravate dal metodo mafioso, di usura, estorsione, traffico organizzato e spaccio di sostanze stupefacenti e riciclaggio di denaro nella forma del reimpiego dei proventi illeciti in attività economiche.
I settori criminali
L’operazione riguarda gli interessi della mafia in una vasta gamma di attività criminali che vanno dall’usura alle estorsioni sia per richiedere il pizzo che per ottenere la restituzione die prestiti usurai. si indaga anche sul riciclaggio del denaro di provenienza illecita e sul traffico di droga di ogni tipo e sorta.
Tutto avveniva sotto ilo controllo delle famiglie mafiose non solo nel catanese ma anche nella Sicilia centrale con influenza forti nel Nisseno.
Le filiazioni fino al Nord Italia
Le attività si espandevano fino all’Italia centrale anche attraverso accordi criminali di varia natura tanto che l’operazione ha riguardato anche la Provincia id Napoli e quella di Arezzo ma c’è anche una puntata, per l’esecuzione di una delle ordinanze, nell’Italia dell’estremo Nord, a Udine.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti solo dopo il completamento dell’esecuzione delle ordinanze e delle perquisizioni associate alle stesse ordinanze dalle quali potrebbero emergere altri elementi di prova e di indagine. Non si escludono, infatti, appendici di inchiesta ancora poco esplorate nella prima fase di indagine
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