Nella giornata odierna, un’imponente operazione antimafia ha portato all’arresto di 21 persone ad Adrano, in provincia di Catania. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, è stata eseguita dalla Squadra Mobile della Questura di Catania e dal Commissariato di P.S. di Adrano, con il supporto di diverse unità specializzate, tra cui il Reparto Prevenzione Crimine, la Polizia Scientifica, il Reparto Mobile e l’elicottero del Reparto Volo.

Ordinanza di custodia cautelare in carcere

I 21 individui sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania. Le accuse, a vario titolo, riguardano gravissimi reati, tra cui associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e porto e detenzione illecita di armi da sparo, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Ricostruzione dell’organigramma del clan Scalisi

L’indagine, avviata nel luglio 2021 e diretta dalla DDA di Catania, ha permesso di ricostruire l’organigramma e le attività criminali del clan mafioso Scalisi di Adrano, identificato come articolazione territoriale del più ampio clan Laudani di Catania. L’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Adrano, ha portato alla luce una struttura gerarchica ben definita e un’ampia gamma di attività illecite.

Il ruolo di Alfio Di Primo e degli altri affiliati

Le indagini hanno rivelato che, dopo la sua scarcerazione avvenuta nel luglio 2022, Alfio Di Primo, figura storica di spicco del clan, avrebbe assunto il ruolo di reggente, ponendosi al vertice dell’organizzazione. Antonino Garofalo avrebbe svolto un ruolo chiave nell’organizzazione e nel coordinamento delle attività criminali, seguendo le direttive impartite da Di Primo. Tra gli affiliati di rilievo figurano anche Andrea Stissi e Dario Sangrigoli.

Attività illecite: estorsioni, traffico di droga e armi

Il clan Scalisi avrebbe imposto estorsioni ai commercianti locali attraverso il pagamento del “pizzo” mensile, ricorrendo a intimidazioni e danneggiamenti nei confronti di coloro che si rifiutavano di sottostare al racket. Inoltre, l’organizzazione gestiva un fiorente traffico di cocaina e marijuana, sfruttando un periodo di debolezza del clan rivale Santangelo, anch’esso operante ad Adrano. Per il controllo del territorio e per prevenire interferenze da parte di altre organizzazioni criminali, gli affiliati al clan si sarebbero dotati di armi da fuoco. A conferma di ciò, nell’agosto 2022, Dario Sangrigoli è stato arrestato in possesso di un fucile e di cocaina.

Prosecuzione di precedenti indagini

L’operazione odierna rappresenta la prosecuzione di precedenti indagini che, nel corso degli anni, hanno ripetutamente colpito il clan Scalisi, evidenziando la costante attenzione delle forze dell’ordine nel contrasto all’attività mafiosa nella zona.

I nomi degli arrestati

Alfio Di Primo ( classe 1967)

Emanuel Bua ( classe 1990)

Pietro Castro (classe 1997)

Vincenzo Castro (classe 2002)

Emanuele Centamore (classe 2001)

Francesco Pio Di Giovanni (classe 2004)

Antonino Garofalo (classe 1968)

Alfio Lo Curlo (classe1992)

Claudio Maccarrone (classe 2002)

Pietro Maccarrone (classe 2003)

Concetto Cristian Nicolosi (classe 2003)

Salvatore Palermo (classe 1987)

Vincenzo Restivo (classe 1999)

Dario Sangrigoli (classe 2000)

Giuseppe Santangelo (classe 2002)

Salvatore Scafidi (classe 1997)

Alfio Scalisi (classe 2002)

Andrea Stissi (classe1997)

Marcello Stissi ( classe 1973)

Massimiliano Vinciguerra (classe 1975)