“Già il fatto che i talk show politici non piacciano a Renzi è già un certificato, un bollino ‘doc’. Il racconto che si fa nei talk non è quello degli imbonitori. Per questo non piace a Renzi”. Risponde così, diretto, alla prima domanda, Luca Telese video intervistato da BlogSicilia. L’occasione è stata quella della recente presentazione dell’ultimo libro, a Catania, dell’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro durante la quale proprio il conduttore di ‘Matrix’ ha fatto il moderatore dell’incontro.
Parlando sempre dei tanto ‘criticati’ talk show politici, il noto giornalista accompagnato da suo figlio, provenienti entrambi da Bari dove hanno assistito alla promozione in serie A del loro amato Cagliari, ha aggiunto come “al potere non piacciono le cose scomode. Negli ultimi decenni da Berlusconi, a D’Alema, a Renzi non è mai piaciuto che in Italia esista questa anomalia, cioè dei programmi che parlino di politica in modo plurale”.
“A chi piace il mondo liberale guarda Porro -dice Telese- a chi la ‘battaglia’ vede ‘La Gabbia’. Esistono talk per tutti i gusti e tutti i palati, sono esempio di democrazia. Costano poco e dunque meglio un talk che il quattordicesimo ‘reality’ per lobotomizzati…”.
Scendendo sul terreno della politica, secondo Telese, in vista delle amministrative romane sottolinea come “dagli ultimi sondaggi pare vi siano la Raggi e la Meloni: due donne, due sub quarantenni senza grosse strutture di partito alle spalle. Se fosse così bisognerebbe tirare le orecchie a sondaggisti, politici e ‘cazzoni’ vari che, vorrebbe dire, non avrebbero capito nulla. A prescindere comunque da chi andrà al ballottaggio, la cosa che mi piace e che non c’è un risultato scontato”.
In Sicilia, infine, in merito al caso Maniaci, Telese si fa più serio e afferma che trattasi di “storia molto triste. Sarebbe un’altra lezione, l’ennesima, che dietro la retorica non c’è mai la virtù. Poi c’è un grande dolore: quando uno prende una bella bandiera e la infanga, fa male anche coloro che quella bandiera la sostengono”.
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