Oltre 700 mascherine contraffatte ed alcuni macchinari impiegati per la loro produzione sono state sequestrate da militari della Guardia di finanza in una fabbrica tessile a Bronte (Catania). I titolari dell’azienda sono stati denunciati per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Le mascherine, in tessuto lavabile, riportavano i simboli delle più famose case di moda, i loghi di squadre di calcio, delle più importanti scuderie di Formula Uno o raffiguravano personaggi dei cartoni animati amati dai bambini e per questo attrattivi per convincerli all’uso delle mascherine. Alcune erano pronte per essere assemblate a marchi falsificati.
Le Fiamme Gialle hanno anche accertato la contraffazione di noti marchi di abbigliamento sportivo o di tendenza. Tutte le mascherine erano prive dei dati identificativi. I militari hanno anche sequestrato una pressa professionale termoadesiva per tessuti ed 842 loghi contraffatti riprodotti abilmente e pronti per essere applicati sulle mascherine.
Nel dettaglio le mascherine riportavano i disegni dei personaggi televisivi amati dai più piccini, i loghi delle blasonate squadre di calcio, i simboli delle famose scuderie di Formula Uno oppure i simboli delle maison di moda più in voga. Nella fase 3 del Covid19 l’abbinamento delle mascherine con gli eroi dei cartoon o dello sport sembra aver acceso la fantasia imprenditoriale di coloro che sono dediti alla produzione e vendita di beni contraffatti. Tale fenomeno, soprattutto quello rivolto ai bambini, appare essere la nuova frontiera del commercio illecito anche on-line.
Durante le operazioni di controllo i finanzieri sottoponevano, quindi, a sequestro oltre l’apparecchiatura utilizzata per la contraffazione delle mascherine, una pressa professionale termoadesiva per tessuti, anche 842 loghi contraffatti abilmente riprodotti pronti per essere applicati.
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