Più di quattromila studenti hanno partecipato alla giornata conclusiva del progetto “Legalità in Comune”, aperta con la proiezione dell’ultima intervista di Paolo Borsellino, rilasciata subito dopo la morte di Giovanni Falcone.
Gli studenti sono stati i veri protagonisti dell’evento. In molti hanno preso la parola leggendo elaborati e riflessioni sui temi di legalità ed ambiente.
 Il progetto è stato promosso dal Comune di Mascalucia in collaborazione con l’associazione Arkadia presieduta dalla giornalista Katia La Rosa, che ha ricevuto un riconoscimento per le azioni ed iniziative intraprese sui temi riguardanti legalità ed ambiente.
La consegna del riconoscimento giunge dopo anni di dedizione ed impegno, quale instancabile rappresentante di un giornalismo attivo che non si piega al potere criminale.
A premiare i quattro istituti (comprensivo Federico II di Svevia, Leonardo da Vinci, Direzione Didattica Giuseppe Fava, Istituto di Istruzione superiore Concetto Marchesi) il sindaco del Comune
di Mascalucia Giovanni Leonardi, il suo vice Fabio Cantarella che ha curato il progetto, il dirigente della polizia postale della Sicilia orientale, vice questore aggiunto Marcello La Bella, il segretario della commissione nazionale antimafia Angelo Attaguile, l’ex vice questore Corrado Fatuzzo, la dirigente del corpo forestale Valentina Tamburino.
“La crescita di una comunità – ha introdotto – Giovanni Leonardi deve rispettare le possibilità di sviluppo delle generazioni future. Le tre componenti dello sviluppo sostenibile (economica, sociale e ambientale) devono essere gestite in maniera equilibrata. Gli Enti pubblici, infatti, hanno una precisa responsabilità: educare e formare le nuove generazioni su tematiche ambientali per garantire la tutela ed il rispetto del nostro patrimonio naturale”. A mio avviso è più preoccupante la mancata reazione all’illegalità da parte della gente onesta che l’azione criminale in se stessa.
“Mi piacerebbe che venissero isolati i bulli e non derise le vittime”, ha commentato il vice Sindaco Fabio Cantarella. Un grande esempio è stato fornito dal vice questore Marcello la Bella, che ha interagito con la platea degli studenti, coinvolgendoli e interrogandoli sull’uso dei nuovi mezzi informativi da facebook a whatapp.” È importante sviluppare nei giovani – ha spiegato Marcello La Bella Dirigente Polizia Postale di Catania – una sana coscienza civile che possa accompagnarli nelle loro scelte”.
Durante l’incontro, la giornalista Katia La Rosa, ideatrice del progetto, il cui riconoscimento è stato consegnato dal segretario nazionale antimafia Angelo Attaguile ha dichiarato: “Ci auguriamo che iniziative come questa riescano a stimolare una presa di coscienza collettiva, a partire dai più giovani”. La scuola non deve solo servire a fornire nozioni, ma può diventare, prima di ogni cosa, un modello per assumere comportamenti in sintonia col raggiungimento del bene comune”.
 Il segretario nazionale della Commissione Antimafia, Angelo Attaguile, ha spiegato agli alunni le competenze e funzioni della commissione riferendo gli ultimi due casi esaminati dall’organo, in particolare la vicenda che ha coinvolto il commissario Antoci, vittima di un attentato.
“Le risorse disponibili sulla terra non sono infinite ed è quindi indispensabile recuperare e riciclare tutto quello che può essere riutilizzato”. A spiegarlo Valentina Tamburino dirigente presso l’ispettorato ripartimentale delle foreste di Catania.
L’evento è stato completato da una mostra, allestita nei saloni dell’Auditorium del Comune di Mascalucia in cui sono stati esposti oltre trecento cinquanta manufatti, rappresentativi dei più svariati oggetti di uso comune e comprendenti anche educativi giochi da tavolo.
La mostra potrà essere visitata fino a sabato 4 giugno, dalle 17 alle 19.

 

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