“Un vero disastro. La riforma sulle Province, ovvero l’azzeramento dei servizi e delle risorse ha mandato allo sbando un intero territorio siciliano. Ci rendiamo conto che bisogna tornare alle Province ripristinando l’elezione diretta del Presidente della Provincia”.
Così, senza ‘mezze misure’, il parlamentare regionale di Forza Italia, Marco Falcone ha ribadito davanti ai giornalisti il pensiero e la volontà, non solo del suo partito a dirla tutta, di dire ufficialmente basta al fu ‘renziano’ stop delle Province. E Forza Italia sicula ha illustrato proprio a Catania il disegno di legge volto al ritorno di questo ente.
“Riteniamo poi – ha aggiunto Falcone accompagnato fra gli altri dal collega ‘nazionale’ Vincenzo Gibiino – che va confermata la titolarità delle città metropolitane in capo alle province di Messina, Catania e Palermo per poter attingere ai fondi comunitari e nazionali mentre, come detto, lavoreremo per un ritorno ‘tout court’ di tutte le altre città siciliane”. Per Falcone, così, “bisogna efficentate i servizi, razionalizzare il personale, creare delle relazioni con gli enti locali, i Comuni ed anche con la Regione in modo tale che questi enti sovracomunali siano effettivamente cerniera tra gli enti territoriali minori e la Regione”.
Sollecitato proprio dalla domanda di BlogSicilia, il parlamentare regionale azzurro ha osservato come “singolare che il Pd si sia accorto che tutte le pseudo riforme che ha fatto hanno creato solo fallimento. Penso ai rifiuti, alla formazione professionale, alla pubblica amministrazione ed ora anche con le Province. Basta vedere appena ieri la figura che ha fatto la Sicilia con la storia dei 60 custodi per cento metri quadri quando nel resto di Italia i parametri sono ben altri…”.
Sui tempi di ‘attesta’ per l’ipotesi ritorno alle Province Falcone afferma infine che “sarà bene utilizzare al meglio questo periodo di stasi: apriamo una finestra, discutiamo sulle Province, finalmente il Pd si è reso conto di aver sbagliato. Ritornino dunque indietro e soprattutto si ridia voce alla gente”.
Per il senatore di Forza Italia, Vincenzo Gibiino: “Il disegno di legge che prevede il ritorno delle province in Sicilia, presentato dal gruppo di Forza Italia all’ARS, è l’unica strada possibile e sensata da intraprendere per arrestare quanto prima il disastro dovuto alla pessima riforma Crocetta, che è riuscita in un duplice drammatico intento: sopprimere la democrazia intermedia e compromettere l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini”.
“Le nuove province disegnate da Crocetta in Sicilia, e da Renzi nel resto del Paese, sono un vero e proprio disastro – prosegue Gibiino –. La Sose società del ministero dell’Economia e della Banca d’Italia, ha certificato un buco per le province di 651 milioni di euro per la sola spesa corrente, cosa che rende impossibile l’approvazione dei bilanci 2017, assicurare il pagamento degli stipendi ai dipendenti e garantire la fornitura dei servizi alle popolazioni. Quanto accaduto in Abruzzo in occasione della tragedia di Rigopiano, laddove la turbina della provincia era fuori uso per l’assenza delle risorse necessarie per aggiustarla, deve farci riflettere ed intervenire. Il presidente dell’UPI, Achille Variati, lancia da tempo l’allarme su una situazione inaccettabile, rimanendo però inascoltato. Forza Italia, in Sicilia come altrove, ha il dovere di non assistere passivamente alla distruzione di un ente essenziale per il governo del territorio”.
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