Uno studente del terzo anno del liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania stamane è stato colpito da una plafoniera che, probabilmente a causa di infiltrazioni d’acqua per le abbondanti piogge, si è staccata dal soffitto. Colpita di striscio anche una sua compagna di classe.
I due giovani sono stati trasportati nel pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro, dove sono state riscontrate alcune escoriazioni.
L’episodio a pochi giorni dal crollo di parte del tetto, avvenuto nottetempo il 10 novembre scorso, in un altro Liceo Scientifico della città, il Boggio Lera, nel centro storico del capoluogo etneo, dove alcune aule sono state dichiarate inagibili.
Lunedì scorso centinaia di studenti del Liceo Boggio Lera sono scesi in piazza per chiedere maggiore sicurezza. Dopo il crollo del tetto la struttura di via Vittorio Emanuele resta chiusa per ovvie ragioni di sicurezza. Sono 29 le classi inagibili e coinvolgono circa 500 studenti che non possono frequentare in presenza.
I ragazzi hanno, dunque, protestato con striscioni, slogan e cartelli. “Siamo di fronte ad una situazione eccezionale che va risolta con strumenti non tradizionali – ha detto per l’occasione il professore Antonino De Cristoforo – servono tante aule e per questo chiediamo alla Città Metropolitana una soluzione immediata. Nel frattempo bisogna intervenire per riparare i danni e operare affinché le nostre aule ritornino ad essere nuovamente agibili”.
Le ipotesi e le proposte al vaglio sono tante ma trovare una soluzione in tempi rapidi appare molto difficile. Per ora si ricorre alla didattica a distanza. “Vogliamo farci sentire perché è nostro diritto studiare in un ambiente sicuro – ha sottolineato il rappresentante d’istituto Alessandro Zanghì – possiamo dire di ritenerci fortunati perché, quando il tetto è crollato, gli spazi erano deserti. Non possiamo avere paura di andare a scuola: servono adeguati controlli nel Boggio Lera e in tutti gli altri istituti scolastici”.