Ci sono anche sette catanesi tra le 23 persone arrestate nell’ambito dell’operazione della Polizia ‘Senza tregua’ che sui Nebrodi, nel Messinese, ha assestato un altro duro colpo (che fa seguito all’operazione ‘Rinascita’) al clan di Tortorici dei Bontempo Scavo.
Le indagini sono state avviate a pochi giorni dall’attentato al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci.
In carcere sono finiti: Francesco Costanzo, nato a Bronte, 28 anni, Luca Destro Palistrazzo, nato a Bronte, 22 anni, Antonio Foraci, nato a Zafferana Etnea, detto ‘U calabrisi’, 52 anni, già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per mafia, Roberto Galati Giordano, nato a Bronte, detto ‘Pampuscia’, 58 anni, Sebastiano Galati Rando, nato a Bronte, 34 anni e Vincenzo Rosano, nato ad Adrano, 48 anni, già detenuto.
Ai domiciliari Carmelo Imbarrato, nato a Biancavilla, 25 anni.
L’indagine che ha portato all’operazione ‘Senza tregua’ prende avvio dall’arresto in flagranza, da parte della polizia di Capo d’Orlando, durante un tentativo di estorsione ai danni di un nightclub nel centro paladino di quattro giovani tortoriciani nell’aprile 2013.
E’ durante le prime intercettazioni che emerge il ruolo ‘egemone’ ricostruito dagli investigatori del nuovo boss di Tortorici, la persona in cui in quel momento bisognava fare riferimento: era Antonio Foraci detto “U calabrisi”.
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