Ci sono gli stupefacenti, c’è la detenzione di armi e tutto il campionario dei classici reati attribuiti alla mafia per il controllo del territorio come estorsioni ed usura fra le accuse rivolte ad un gruppo criminale sul quale indaga da tempo la polizia di Catania
Oggi è scattata l’operazione. La polizia di Catania, coordinata dalla locale Direzione distrettuale antimafia, sta eseguendo un’ordinanza cautelare nei confronti di 18 indagati.
L’operazione, denominata ‘Odissea’, ha fatto luce su un gruppo criminale che, secondo l’accusa, sarebbe dedito alla commissione di reati come associazione mafiosa, estorsioni, usura, detenzione di armi e traffico di sostanze stupefacenti.
in queste ore una operazione della polizia è scattata anche a palermo e crea la bufera a 4 giorni dal voto nel capoluogo siciliano dove è stato arrestato un candidato insieme a due presunti boss.
Gli investigatori hanno perquisito l’abitazione e gli uffici del costruttore Agostino Sansone, arrestato oggi insieme al suo collaboratore Manlio Porretto, e a Pietro Polizzi, candidato di Forza Italia al Consiglio Comunale di Palermo, impiegato di Riscossione. Sicilia. Sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso. L’inchiesta è coordinata dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Scaletta e Antoci.
La perquisizione ha riguardato alcuni immobili che si trovano nel complesso residenziale di Via Bernini, lo stesso in cui i Sansone, storici alleati dei boss corleonesi, ospitarono Totò Riina prima dell’arresto. Il covo dal quale, il 15 gennaio del 1993, il padrino uscì prima di finire in manette è stato al centro di misteri e di un lungo processo agli ex carabinieri del Ros che catturarono Riina. I militari, imputati di favoreggiamento, furono però poi assolti. La sorveglianza della villa da parte del Ros, inspiegabilmente, dopo pochi giorni dall’arresto di Riina venne interrotta e l’edificio fu ripulito dagli uomini di Cosa nostra che, come raccontano i pentiti, avrebbero perfino imbiancato le pareti facendo sparire ogni traccia della presenza del boss e della sua famiglia. Agostino Sansone è fratello di Gaetano e Giuseppe. Noti costruttori con la passione per la politica, erano gli imprenditori di riferimento di Riina nel campo dell’edilizia. Proprietari di un patrimonio enorme, solo in parte confiscato, negli anni sono stati arrestati per mafia. Agostino ha scontato una condanna per associazione mafiosa.