Personale della Direzione investigativa antimafia (Dia) di Catania, diretta dal primo dirigente della polizia di Stato Renato Panvino, sta eseguendo un decreto di confisca nei confronti di Daniele Nizza, di 42 anni, esponente di spicco dell’omonimo clan.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catania su proposta della locale Direzione distrettuale antimafia (Dda), diretta dal procuratore Carmelo Zuccaro.
Il valore dei beni confiscati – sei unità immobiliari a Catania e due motoveicoli – è stato complessivamente stimato 1.500.000 euro. Daniele Nizza, con i fratelli Salvatore, di 47 anni, Andrea Luca, di 33, Giovanni, di 46, e Fabrizio, di 44, quest’ultimo collaboratore di giustizia, ha numerose condanne in primo e secondo grado di giudizio per estorsione, associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, violazioni alla normativa in materia di armi e omicidio.
Nei confronti di Salvatore e Andrea Luca Nizza erano stati già eseguiti dalla Dia il 24 dicembre dello scorso anno analoghi provvedimenti, emessi sempre dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione su proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale avanzata da questa Procura distrettuale – che avevano disposto la confisca dei rispettivi patrimoni per un valore complessivo di circa 2,3 milioni di euro.
I fratelli Nizza, secondo quanto accertato, appartengono all’omonimo gruppo criminale, una articolazione della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano che opera nel quartiere Librino. Con il decreto di confisca dei beni è stata inoltre applicata a Daniele Nizza per quattro anni la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. L’uomo ha anche l’obbligo di presentazione due volte alla settimana all’autorità di Pubblica Sicurezza nei giorni ed orari indicati, con il versamento, a titolo di cauzione, di 3.000 euro da versare entro 90 giorni dall’esecuzione del provvedimento di confisca.
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