“Ce ne sono tante di partecipate, migliaia ahime, che non davano servizi ai cittadini. E allora chiuderle che cosa significa? Significa avere risorse, negli enti locali, nelle Regioni, nello Stato, per convertire quelle risorse in servizi ai cittadini’’. Lo ha detto il ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia parlando ieri sera a Catania a margine alla Festa nazionale dell’Unita’.
“’Il senso di tutto questo – ha aggiunto – è che l’insieme di questi cambiamenti migliora la qualità di vita delle persone e noi in questo modo abbiamo inteso la riforma della pubblica amministrazione: mai come una riforma di settore ma come una Riforma che si guarda dentro sempre come una riforma che deve cambiare il Paese, che serve ai cittadini,che serve alla competitività delle imprese e quindi allo sviluppo del nostro Paese’’.
Non vogliamo – ha specificato la ministra – una pubblica amministrazione per forti, una burocrazia per forti. Quello che oggi troppo spesso capita èche l’effettiva complicazione, a volte anche opacità dei rapporti spesso tra amministrazioni, spesso bloccano risposte ai cittadini e quindi bloccano l’esercizio di diritti e le opportunità”.
Per la Madia infine “quando un diritto viene bloccato e quando una opportunità viene bloccata ce la fa soltanto chi ha una rendita di posizione, chi ha un rapporto di forza”.
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