Nel corso dei controlli per la prevenzione ed il contrasto di irregolarità nel mondo del lavoro tra cui il fenomeno del “caporalato”, i carabinieri della stazione di Paternò, unitamente ai loro colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Catania, hanno denunciato una coppia di coniugi romeni, rispettivamente lui di 39 anni e lei di 41 ritenuti responsabili delle violazioni agli obblighi del datore di lavoro e del dirigente, nonché del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
In particolare, l’attività ispettiva dei carabinieri è stata incentrata sull’agglomerato di lavoratori stanziali nella tendopoli in contrada Ciappe Bianche di Paternò, spesso irregolari e impiegati illecitamente per i lavori agricoli in tutto il comprensorio paternese e dei paesi viciniori.
In tale contesto, la coppia di romeni, presidente e vicepresidente di una società cooperativa di Paternò, facendo leva sullo stato di necessità di due lavoratori extracomunitari, avrebbero lucrato sui loro compensi, con relativo pagamento a cottimo che si aggira tra i 30 euro e i 35 euro al giorno, retribuzione non conforme a quanto previsto dal Ccni. che prevede un salario minimo di 65 euro giornalieri.
Nel frangente, sono stati sottoposti a verifica amministrativa 10 lavoratori occupati proprio nell’azienda facente capo ai coniugi, operazione che ha consentito ai militari di appurare come 4 di essi prestassero la loro attività “in nero”, motivo per il quale ai due sono state contestate anche 4 maxi sanzioni per complessivi 16.400 euro, nonché ammende per 8.200 euro con il conseguente recupero di 6.000 euro di contributi Inps ed Inail.
Nel corso delle verifiche, inoltre, è emerso che il conducente di un veicolo adibito al trasporto dei lavoratori, fermato su strada sempre nella medesima località Ciappe Bianche, non aveva proceduto alla relativa copertura assicurativa, con così conseguente elevazione nei suoi confronti di una sanzione di 866 euro e sequestro amministrativo del furgone.
I servizi sul fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori disposti dal comando provinciale di Catania, in sinergia con i carabinieri del Nil continueranno per tutta la campagna agrumicola ed hanno già portato, solo nell’ultimo anno, ad importanti risultati operativi. Nelle oltre 30 aziende controllate, è stata infatti accertata la presenza di oltre 40 lavoratori irregolari e 37 in nero, tra cui 6 cittadini extracomunitari. In aggiunta, all’esito di mirate attività info-investigative, il Nil. di Catania ha anche effettuato 2 arresti in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip. del Tribunale di Catania e 3 denunce per caporalato, a cui si sommano altri 4 deferimenti per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.