Dalle prime ore di oggi Polizia e Guardia di finanza stanno eseguendo 15 misure cautelari e due fermi tra la Lombardia e la Sicilia nell’ambito di una indagine contro le attività criminali della famiglia mafiosa catanese dei Laudani. L’operazione interforze è coordinata dalla Dda di Milano.
In particolare, secondo quanto si è appreso, sono state poste in amministrazione giudiziaria quattro direzioni generali della società di grande distribuzione Lidl, alle quali fanno riferimento circa 200 punti vendita.
Tra le attività commerciali destinatarie delle misure emesse dalla Dda di Milano ci sarebbero anche alcune società del consorzio che ha in appalto la vigilanza privata del Tribunale di Milano. Secondo quanto si è appreso si tratterebbe di società che forniscono i vigilantes del Palagiustizia.
La presunta associazione per delinquere smantellata oggi avrebbe ottenuto “commesse e appalti di servizi in Sicilia” da Lidl Italia e Eurospin Italia attraverso “dazioni di denaro a esponenti della famiglia Laudani”, clan mafioso “in grado di garantire il monopolio di tali commesse e la cogestione dei lavori in Sicilia”. Gli arrestati, inoltre, avrebbero ottenuto lavori da Lidl Italia “in Piemonte” attraverso “dazioni corruttive”. Lo si legge nell’ordinanza cautelare.
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