“Una volta ogni tanto, è giusto dare un po’ di riposo a giocatori e tecnici”. Così l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco spiega la sua presenza in sala stampa, nella consueta conferenza settimanale.

Lo Monaco, come spesso avviene, non le manda a dire e attacca duramente il sindacato di Polizia di Foggia che ha spedito una lettera al prefetto della città pugliese, chiedendo che vengano impedite tutte le trasferte alla tifoseria del Catania. Lo Monaco difende i tifosi del Catania e annuncia che la società adirà alle vie legali contro chi ha scritto questo comunicato, per tutelare la tifoseria e l’intera città.

Non è mancato, poi, un rimbrocco alla stampa catanese che Lo Monaco, rispetto alla sua prima esperienza in rossazzurro, ha trovato cambiata. “Tutti si sentono autorizzati a parlarne in modo negativo – ha detto Lo Monaco – .Ho sentito delle telecronache da blob, in cui il giornalista scambiava un calciatore per un altro e, poi, commentava negativamente il Catania”.

Non manca, poi, la difesa dell’allenatore Pino Rigoli che, secondo Lo Monaco, viene attaccato ingiustamente anche con voti pesanti nelle pagelle del lunedì. Voti che, invece, l’Ad ritiene troppi alti per il portiere Pisseri: “Come se tutto si basasse su di lui che, invece, fa delle parate normali”.

Lo Monaco ha anche fatto il punto sul mercato e, in particolare, sul possibile ingaggio di Giovanni Marchese: “Il suo contratto è pronto e può firmarlo quando vuole. Dipende tutto da lui”. Cosi l’ad rossazzurro fa chiarezza sulla vicenda e conferma che la decisione spetta solo al giocatore.  Peraltro ha lanciato una ‘profezia’ proprio sul terzino che ha definito “un futuro allenatore”.

Dal punto di vista tecnico Lo Monaco ha parlato del reparto offensivo che “non avrebbe rispettato le aspettative iniziali”. Una difficoltà dovuta anche al peso della maglia del Catania. Il messaggio è chiaro: “Chi dopo due anni non riesce a smaltire questo peso, evidentemente non può giocare con la maglia del Catania”.