Gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Adrano (CT) hanno denunciato in stato di libertà due coniugi, entrambi di 63 anni, per lesioni personali nei confronti di una donna, tutti residenti ad Adrano, in uno stesso stabile.
La vittima ha raccontato che nel corso della mattinata uno dei due coniugi, il marito, aveva cercato, utilizzando una scala in ferro che gli consentiva di poter giungere al piano di sopra, di impedire l’esecuzione di lavori alle finestre del bagno, nell’appartamento della donna. Animata dall’intento di voler comporre pacificamente la questione, la vittima si è andata a bussare alla porta di casa dei due coniugi. Questi ultimi per tutta risposta, dopo aver aperto la porta d’ingresso, si sono scagliati contro la donna strattonandola e facendola rovinare per terra.
Sul posto è arrivata la polizia e a seguito della denuncia della vittima i due coniugi sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per il delitto di lesioni personali per il quale il codice penale prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni.
Il personale del Commissariato Librino ha eseguito controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere di Librino in un luogo ad alta densità criminale. Qui i poliziotti hanno notato un uomo di 47 anni, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, fuori dell’abitazione e, tra l’altro, nella circostanza, indossava un cappuccio in testa volto a renderne difficoltoso il riconoscimento. Alla vista dei poliziotti, ha cercato di fuggire m è stato bloccato. Lo stesso, che appartiene ad un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza, è stato anche sanzionato per mancanza di utilizzo dispositivo Covid-19, infatti era privo di mascherina di protezione.