Un chilo di droga al giorno venduta nelle ‘piazze’ dei Comuni di Mirabella Imbaccari, Caltagirone e Piazza Armerina (Enna): è il volume di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti gestito, secondo la Dda della Procura di Catania, da un nucleo familiare, marito, moglie, tre figli e le fidanzate o conviventi di quest’ultimi, che sono stati arrestati da carabinieri. Gli uomini, su disposizione del Gip, sono stati condotti in carcere, le donne sono state poste agli arresti domiciliari.
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L’inchiesta prende lo spunto dall’indagine denominata “Panta Rei”, condotta dalla compagnia carabinieri di Caltagirone, coordinata dall’aprile del 2016 dalla Procura di Caltagirone e successivamente, per ragioni di competenza, trasferita alla Dda di Catania, con applicazione di magistrato di quella Procura in coassegnazione. L’indagine, attraverso attività tecniche e dinamiche, ha fatto luce su quelle che i carabinieri definiscono “una fiorente attività di traffico e vendita al dettaglio di cocaina, marijuana e hashish”.
Gli indagati, secondo l’accusa, organizzavano frequenti viaggi per consegnare ingenti quantità di droga destinate alla vendita al dettaglio nei comuni di Mirabella Imbaccari, Caltagirone e Piazza Armerina (Enna), riuscendo a smerciare fino a un chilo di stupefacente al giorno, tra cocaina, hashish e marijuana. Gli accertamenti dei carabinieri hanno permesso di disegnare l’organigramma dell’associazione in cui il vincolo tra i sodali è risultato rafforzato dai legami familiari.
Questo permetteva al gruppo di riprendere le attività illecite dopo l’arresto di alcuni di loro. Particolare rilievo nella gestione del traffico e dello spaccio di droga avrebbero avuto le donne, alle quali erano devolute precise mansioni di carattere non marginale come la gestione degli approvvigionamenti, il confezionamento e la vendita al dettaglio dello stupefacente.
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