Due arresti nel catanese per maltrattamenti in famiglia. I casi di violenza avvenuti a Catania, riguardano due donne prese di mira dall’insensata e folle rabbia di un figlio e di un ex marito. Per entrambe le misure cautelari è intervenuta la polizia.
Violenza all’ex moglie
Il personale delle volanti ha arrestato il catanese M.A., 47 anni, in esecuzione dell’ordinanza con la quale la seconda sezione penale del tribunale di Catania gli ha applicato la misura degli arresti domiciliari con imposizione del braccialetto elettronico. L’uomo, in precedenza, era sottoposto a misure che si sono rivelate inadeguate ed inefficaci. Il 47enne, infatti, era stato già condannato per i reati di maltrattamenti e lesioni commessi contro l’ex moglie. Essendo stato già rinchiuso in carcere per questo motivo, l’uomo era stato rimesso in libertà con l’imposizione del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa e con l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Ma non appena fuori aveva commesso gravi e reiterate violazioni alle misure restrittive, costringendo la vittima a chiedere l’intervento della polizia.
Violenza alla madre
Ad essere arrestato anche un giovane sempre per maltrattamenti in famiglia. I poliziotti sono intervenuti in zona Librino, a seguito della segnalazione di una violenta aggressione ai danni di una donna, da parte del figlio. Gli agenti hanno accertato che, a causa di un diverbio nato per futili motivi, la signora era stata aggredita verbalmente e fisicamente dal figlio, un tossicodipendente sottoposto alla libertà vigilata con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, il quale era ospite temporaneamente a casa dei genitori. Il giovane si era scagliato violentemente contro la madre: la donna, riuscita a divincolarsi e fuggire in strada, aveva poi trovato riparo in un chiosco dove aveva chiesto aiuto, mentre il figlio continuava a minacciarla di morte dal balcone. Gli agenti hanno appurato, inoltre, che la donna, che era visibilmente scossa e con evidenti ferite sul corpo, nel 2015 e nel 2017 aveva già denunciato per analoghi fatti il figlio. È stato, quindi, attivato il protocollo previsto per il cosiddetto “codice rosso”: dopo la formalizzazione della denuncia in cui la vittima ha riferito di altri recenti episodi di aggressione verbale e fisica da parte del giovane, la donna è stata accompagnata e trattenuta in ospedale per le cure necessarie. Il giovane, trovato ancora all’interno dell’appartamento dei genitori, è stato arrestato e condotto in questura da dove, su disposizione della Procura, è stato condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
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