- L’Etna continua l’eruzione
- Fontana di lava prodotta dal cratere di sud-est
- Stamani nube eruttiva che si disperdeva in atmosfera
Sull’Etna si è verificato un nuovo trabocco lavico dal Cratere di Sud-Est, che ha avuto inizio poco prima delle ore 8.55 di questa mattina. Lo ha rilevato l’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza del vulcano.
Lava verso la valle del Bove
Il flusso lavico è sceso lungo il versante orientale del cono e si è diretto verso la desertica Valle del Bove. L’ampiezza del tremore è in aumento. In particolare l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che è aumentata l’intensità della fontana di lava prodotta dal cratere di sud-est, che produce una nube eruttiva che si disperde in atmosfera a una quota di circa 6000 m in direzione sud-est. Il flusso lavico che si propaga in direzione della Valle del Bove continua a essere alimentato e il fronte si attesta a una quota di circa 2700 asl. Tutti i parametri sismici permangono su valori elevati. I dati di deformazione della rete GPS non hanno registrato variazioni significative, si registrano variazioni contenute (0.1 – 1 microradianti) alla rete clinometrica.
L’attività ripresa questa mattina
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia già questa mattina aveva comunicato che era in corso un’attività di fontana di lava che produceva una nube eruttiva che si disperdeva in atmosfera in direzione sud. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto valori elevati con tendenza a ulteriore incremento. La sorgente del tremore permane localizzata al di sotto del Cratere di SE, alla profondità di circa 2700m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica mostra valori elevati del tasso di accadimento ed energia dei transienti infrasonici, con tendenza all’incremento.
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