Dopo le “prove generali” durante le Giornate d’Autunno 2022 del Fondo Ambiente Italiano, entra nel vivo “FAI tua la nostra città”, nato dalla sinergia tra Udepe (Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna di Catania – Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità), la sezione etnea del FAI e il Comune di Catania.
Percorso di legalità e tutela del patrimonio storico per 12 persone
Grazie al progetto, 12 soggetti che hanno ottenuto la concessione di misura alternativa di affidamento in prova ai servizi sociali, hanno avuto l’opportunità di seguire un percorso trasversale di educazione alla legalità, tutela dell’ambiente e del patrimonio storico, per diventare “ciceroni” e promuovere i beni culturali del capoluogo etneo. Un’iniziativa che mira a restituire e trasferire conoscenza, valorizzando alcuni dei siti più suggestivi della città.
I siti monumentali visitabili
Porte aperte, dunque, per la Cripta di Sant’Euplio e la Chiesa di San Nicolò L’Arena, che vedranno un calendario di tour guidati durante tutto il mese di novembre: si comincia con gli istituti scolastici che potranno visitare i due siti sabato 5 e 19 novembre dalle 9.30 alle 13.00; sempre negli stessi giorni, il turno pomeridiano dalle 15.00 alle 18.30 sarà aperto alle associazioni e ai club service. Domenica 6 e 20 novembre, la mattina e i pomeriggi saranno riservati a turisti e cittadini.
Creare comunità responsabili
“L’obiettivo è quello di creare “comunità responsabili” – sottolinea Antonio Gelardi, direttore dell’UDEPE di Catania – offrendo a chi ha sbagliato, l’opportunità di risarcire la collettività attraverso un’attività culturale. Una rivoluzione nel mondo della giustizia, grazie a un modello sperimentale che offre relazioni, opportunità d’espressione e comunicazione, restituzione dei valori, creazione di comportamenti socialmente corretti, con un impatto positivo sulle persone che “danno” e su quelle che “ricevono”.
I ciceroni esempio per gli altri in uno scambio educativo
“Le Giornate d’Autunno hanno visto a lavoro le 12 guide turistiche – continua il capo delegazione FAI della città etnea Maria Licata – che con grande passione e senso di responsabilità hanno offerto un contributo importante alla città. Un ringraziamento va all’UDEPE per aver creduto nel progetto, a tutti i volontari FAI che hanno partecipato alle attività formative, al Comune che ha messo a disposizione i siti monumentali d’interesse, ai 12 ciceroni che hanno accettato la sfida: diventare esempio per gli altri, in uno scambio educativo, portato avanti in nome della legalità”.
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