Sono stati circa 400 i lavoratori tra in nero ed irregolari scoperti in provincia di Catania tra il 2022 e i primi mesi del 2023. A tracciare il bilancio i carabinieri del Nil, il nucleo ispettorato del lavoro, che hanno ispezionato157 aziende, 128 delle quali sono risultate irregolari. Questo significa che quasi l’82 per cento delle aziende controllate è risultata fuorilegge. La Sicilia si conferma ancora una volta una polveriera sotto il profilo dell’economia sommersa. Un’economia locale che per una buona fetta si fonda su situazioni di illegalità e profondo sfrutta,mento.
Anche due arresti per sfruttamento ed estorsione
Sessantuno erano aziende del settore edilizio, 32 gli esercizi commerciali, 17 le aziende operanti nel settore agricolo. Le restanti operanti invece nei settori trasporti, logistica, sanità, industria-artigianato, enti formazione. Nel 2022 i lavoratori controllati sono stati 728, di cui 72 stranieri. Di questi ben 132 sono risultati in nero, 118 irregolari per difformità contrattuali nei rapporti di lavoro e altri 478 regolari. In tale contesto sono state arrestate a gennaio 2022 due persone per sfruttamento dei lavoratori in stato di bisogno ed estorsioni presso un’azienda di logistica e trasporti di Misterbianco.
Altri 155 denunciati
Centocinquantacinque le persone denunciate. Nel 2023 e sino ad oggi sono state invece effettuate verifiche a 85 aziende, delle quali 59 sono risultate irregolari. In questo contesto 13 erano quelle operanti nel settore edilizio, 32 esercizi pubblici e commercio, 8 aziende operanti nel settore agricolo e le restanti nei settori trasporti, logistica, sanità, industria-artigianato, enti formazione.
Gli altri numeri
Durante questa attività ispettiva sono stati controllati 366 lavoratori, tra cui 47 stranieri. E di loro 107 erano in nero, 26 irregolari e 233 regolari. Denunciate diverse persone. Due gli arresti per sfruttamento dei lavoratori in stato di bisogno ed estorsioni in una azienda agricola di Paternò nel marzo del 2023 e 62 i denunciati.
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