I poliziotti del Commissariato Borgo Ognina, a Catania, hanno denunciato due lavavetri sorpresi in via Vincenzo Giuffrida. L’accusa è di accattonaggio molesto.
Molestie agli automobilisti e pericoli per la circolazione
Gli agenti hanno intercettato i due soggetti, entrambi stranieri, mentre con le loro spazzole lavavetri e una bottiglietta d’acqua, importunavano gli automobilisti, costretti a subire il lavaggio del parabrezza e a corrispondere una somma di denaro per la prestazione non richiesta. Un’attività che provocava disagi alla circolazione, mettendo anche in pericolo la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni.
Tentativo di fuga e conseguenze legali
Alla vista dei poliziotti i due lavavetri hanno tentato la fuga ma sono stati subito bloccati e portati in Commissariato, mentre gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro. I due rischiano l’arresto da 3 a 6 anni e un’ammenda da 3000 euro a 6000 euro.
Vendono spremute nel centro di Catania ma sono abusivi
Operazione anti-abusivismo nel centro storico di Catania dove sono state sequestrate attrezzature e merce a venditori di spremute senza autorizzazione.
Sanzioni e sequestri per venditori ambulanti abusivi
Nell’ambito di un’operazione congiunta tra Polizia Municipale e Carabinieri, voluta dal sindaco Trantino e dall’assessore Porto per contrastare il commercio abusivo, sono stati sanzionati 16 venditori ambulanti di spremute e agrumi che operavano nel centro storico di Catania senza le necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie. Gli abusivi, posizionati in diverse zone centrali come Via Fragalà, Via Etnea, Piazza Stesicoro, Villa Bellini e Piazza Mazzini, sono stati multati per un totale di 29 mila euro. Oltre alla sanzione pecuniaria, gli agenti hanno proceduto anche con il sequestro di merce, attrezzature e banchi di vendita.
Controlli sulle norme igienico-sanitarie e autorizzazioni
I controlli hanno riguardato il rispetto sia delle norme igienico-sanitarie per la manipolazione di alimenti, sia delle autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico. Inoltre, alcuni venditori ambulanti sanzionati erano titolari di licenza itinerante ma operavano illegalmente nelle zone vietate del centro storico e senza rispettare le distanze minime dai mercati storici della città.
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