I poliziotti di Borgo Ognina, a Catania, hanno arrestato un presunto ladro seriale di 52 anni accusato di tentato furto aggravato. La sua specialità era il furto ai corrieri.
L’uomo, nella mattinata di ieri, in viale Ulisse, mentre un corriere scaricava della merce da un autocarro, approfittando di un momento di distrazione dell’autista ha tentato di rubare alcuni pacchi ancora imballati.
L’uomo però, non riuscendo nel suo intento perché colto sul fatto dal corriere, è fuggito a bordo di una Smart.
La volante del Commissariato, ricevuta la nota radio del tentato furto, si è messa all’inseguimento del fuggitivo, riuscendo poco dopo a intercettarlo e a bloccarlo. La perquisizione sull’auto ha consentito tra l’altro di recuperare delle merce ancora inscatolata, rubata nel corso della mattinata da un altro corriere, un jammer utilizzato per neutralizzare il segnale radio di chiusura della portiere delle auto e uno spadino utilizzato per forzare le serrature.
Pertanto, l’uomo è stato arrestato e la merce trafugata restituita al corriere. Ora si trova ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
La Polizia di Stato ha catturato un ladro seriale accusato del furto avvenuto all’interno di alcune scuole del Catanese. Parte della refurtiva è stata recuperata.
In particolare, i poliziotti del Commissariato Sezionale “Borgo Ognina” hanno denunciato un uomo di 36 anni specializzato nei furti all’interno degli istituti scolastici. L’ultimo furto lo aveva commesso proprio la scorsa domenica presso il liceo scientifico “Galileo Galilei” di via Vescovo Maurizio, ove l’uomo dopo aver scavalcato la recinzione della scuola e aver forzato una porta finestra si era introdotto nelle aule destinate alla didattica facendo razzia di computer e tablet.
Le indagini, condotte dagli investigatori del Commissariato Borgo, hanno permesso di risalire all’autore del furto in meno di 24 ore dalla sua consumazione: il malvivente, una volta individuato, è stato subito rintracciato e denunciato per il reato di furto aggravato e ricettazione. Messo di fronte alle evidenze investigative non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità, riferendo agli agenti che i soldi ricavati dai furti gli servivano per “comprare le sigarette e ricaricare il telefonino”.
Gli agenti, sono riusciti inoltre a recuperare sei computer portatili, costituenti parte della refurtiva derivante da un precedente furto consumato presso l’istituto comprensivo Leonardo Sciascia di Misterbianco.
Si arrampica sul tubo del gas ma viene bloccato dalla vittima del furto. I Carabinieri lo hanno denunciato. E’ avvenuto a Catania. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno denunciato un 39enne di nazionalità pakistana, accusato di tentato furto aggravato e di porto e detenzione illegale di armi. Attorno alle 2 di notte, i militari sono intervenuti dopo una richiesta d’intervento, arrivata al 112 Numero Unico Emergenza, per il tentato furto in un’abitazione di via De Felice. Un’allarmatissima donna aveva infatti riferito all’operatore che un uomo, dopo essersi arrampicato sulla tubazione del gas, avrebbe avuto accesso al balcone del suo appartamento ubicato al primo piano e quindi, infranto il vetro della porta finestra, si sarebbe introdotto in camera da letto.
Il ladro, che in un primo momento sarebbe rimasto sorpreso per l’inaspettata presenza di persone in casa, avrebbe avuto una colluttazione con il figlio della donna arrivato nel frattempo in aiuto della madre, così desistendo dall’intento di svaligiare quell’appartamento e fuggendo dal balcone utilizzando ancora una volta quelle tubature del gas, come se fosse una scala.
Nel frattempo i carabinieri, subito arrivati, hanno attivato le ricerche dell’uomo in fuga e poco dopo, grazie alla sua precisa descrizione fornita dalle vittime, l’hanno localizzato e bloccato poco distante dall’abitazione presa di mira mentre ancora vagava in cerca di altri obiettivi meno “problematici”. Il 39enne, che non ha opposto resistenza, è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 18 centimetri, che egli non avrebbe estratto durante il tentativo di furto.