Denunciati due minorenni, individuati come i ladri di biciclette a Caltagirone, nel catanese. Avevano rubato la due ruote ad un coetaneo ma hanno commesso un grosso errore: quello di aver creato un’inserzione on line per la successiva rivendita. La bici è stata riconosciuta dalla vittima che ha denunciato tutto ai carabinieri. Ai due ragazzini non è rimasto altro che confessare il furto.
Il furto
I due minorenni sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Caltagirone con l’accusa di furto aggravato. Solo qualche giorno fa la madre di un tredicenne si era recata in caserma per denunciare il furto di una costosa bicicletta marca Ktm al proprio figlio. Il ragazzo, come suo solito, utilizzava questa bici per recarsi a scuola. Il modello è stato accuratamente descritto in tutte le sue caratteristiche per il riconoscimento. Proprio mentre il ragazzo era impegnato in classe, ha riferito la donna, qualcuno avrebbe rubato la bicicletta lasciata all’interno del cortile scolastico, priva di catena di sicurezza.
La ricerca on line
La giovane vittima, però, dopo aver scoperto suo malgrado il furto, non si è persa d’animo ed ha tra l’altro subito verificato la categoria di annunci economici di un noto social network. Ed è qui che ha scoperto con grande sorpresa che la sua bicicletta, in tutto corrispondente a quella rubata anche nelle sue peculiarità, risultava essere in vendita sul profilo personale di un minore, abitante a Caltagirone.
Gli accertamenti
Immediatamente, dopo i preliminari accertamenti, i militari si sono presentati nell’abitazione dell’inserzionista dove la madre ha confermato il possesso di tale bicicletta. Il figlio le avrebbe riferito che questa bici sarebbe stata custodita da un altro ragazzo suo coetaneo al quale, a sua volta, sarebbe stata regalata da una terza persona. Un successivo rapido confronto dei militari con i due ragazzi, poi, li avrebbe portati ad ammettere le proprie responsabilità in ordine al furto ed al successivo tentativo di rivendita della bicicletta che, invece, è stata restituita al ragazzino ovviamente raggiante di felicità.
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