I capolavori di quasi tutti gli artisti che parteciparono alle otto mostre ufficiali dell’Impressionismo potranno essere visitati al Palazzo della Cultura di Catania fino al 5 maggio. Sicilia Musei ha deciso di prorogare la chiusura della mostra, prevista il 21 aprile, per permettere ai turisti che visiteranno la Sicilia nelle festività pasquali e nei ponti del 25 aprile e del 1° maggio di ammirare le opere inserite in “Percorsi e segreti dell’Impressionismo”.
La mostra, a cura di Vincenzo Sanfo, Fiorella Minervino e con un testo in catalogo di Maïthé Vallès-Bled, è un progetto di Sicilia Musei in collaborazione con Dietro le Quinte e Diffusione Italia International Group, con il patrocinio del Comune di Catania e con la collaborazione del Musée d’Agen.
Le mostre, che nel tempo sono state dedicate agli impressionisti, sono sempre state realizzate attorno ai nomi di Pissarro, Degas, Monet, Renoir e Manet. “Percorsi e segreti dell’Impressionismo”, pur presentando questi grandi artisti è la mostra più completa, mai realizzata in Italia su questo movimento. Per la prima volta si potranno ammirare i lavori di quasi tutti gli artisti che parteciparono alle otto mostre ufficiali dell’Impressionismo. L’esposizione farà scoprire tutte le ricerche che questi artisti portarono avanti in un’epoca di grandi sconvolgimenti, dalla pittura ad olio al pastello, dalla ceramica alla scultura, dal disegno alla grafica; sconvolgimenti che costrinsero gli impressionisti ad inventare nuove tecniche di stampa e nuovi metodi espressivi. In mostra vi sarà un ampio panorama delle tecniche usate da questi artisti che si trovarono a dover combattere con un nemico temibile, subdolo e mai affrontato in precedenza da altri: “la fotografia”, che con la sua forza prorompente cambiò la concezione della pittura.
L’impressionismo accettò inconsapevolmente la sfida della fotografia divenendo, suo malgrado, la spinta propulsiva e liberatoria dell’arte del ‘900 e dei secoli a venire.
Il progetto per la città di Catania parte dalle opere di Ingres, Delacroix, Courbet, Corot, Millet, che dal realismo alle bucoliche espressioni della scuola di Barbizon dettarono i canoni di un gusto estetico che trovò nella pittura “en plein air” la sua giusta dimensione per arrivare infine alla rivoluzione impressionista.