I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno sequestrato, all’interno di una attività commerciale nella zona industriale di Misterbianco, oltre 110 mila articoli pari ad oltre una tonnellata e 200 kg di artifizi pirotecnici pronti per essere immessi nel mercato.
Alle porte del Natale, nell’ottica di garantire tutela e sicurezza ai cittadini, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Catania hanno realizzato un mirato intervento che ha permesso di sottrarre dal mercato un imponente quantitativo di artifizi pirotecnici illegalmente stoccati.
Particolare preoccupazione l’ha destata il rinvenimento di numerosi esplodenti, esposti tranquillamente all’interno dell’attività commerciale, stoccati promiscuamente ai più disparati materiali che nulla hanno a che vedere con i termini “ignifugo” e “sicuro”.
Le potenziali fonti d’innesco come rotoloni di carta, o i più disparati materiali plastici e per ultimo, ma non per importanza, delle stufe elettriche erano disseminate in ogni parte del capannone pronte ad attivare la micidiale potenza esplosiva.
L’intervento dei finanzieri etnei si è concluso con il sequestro di 1.246 kg circa di artifizi e con la contestuale denuncia a piede libero di una cittadina cinese per detenzione illecita di materiale esplodente.
Ancora una volta l’intervento dimostra l’incessante impegno delle Fiamme Gialle teso alla tutela dell’economia legale e ad quella della tutela della sicurezza della cittadinanza.
Sempre in tema di sicurezza, ieri, a Palermo, i carabinieri hanno denunciato uno studente di 17 anni che vendeva pericolosi giochi pirotecnici.
Il ragazzo è stato sorpreso in piazza Lampada della Fraternità nel quartiere Cruillas mentre, senza autorizzazione, vendeva quasi 100 articoli pirotecnici, tra i quali i pericolosissimi “pitbull”, appartenenti alla categoria f4, ognuno dei quali contenente 60 grammi di massa attiva.
Il giovane è stato denunciato per “commercio abusivo di materiale esplodente”, alla procura del tribunale per i minorenni di Palermo.
I botti sono stati sequestrati in attesa dell’autorizzazione alla distruzione che avverrà a cura degli artificieri del comando provinciale carabinieri.
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