A lanciare l’allarme sono stati i medici del Pronto Soccorso a cui una madre disperata si era rivolta. La donna ha chiesto ai sanitari di visitare la figlia vittima (non ancora quattordicenne) di ripetuti abusi da parte del padre.
La bambina infatti, dopo insistenti richieste, avrebbe confidato alla mamma (che aveva notato un cambio di atteggiamento, una maggiore chiusura della piccola) che il padre le ‘aveva fatto del male’.
L’uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, approfittando di temporanee assenze della donna, abusando della relazione parentale e della situazione determinata dalla convivenza, avrebbe costretto la bambina a subire reiterati atti sessuali.
Il 25 marzo scorso (ma la notizia si è appresa solo oggi) i carabinieri della Compagnia di Caltagirone hanno eseguito il fermo di N.G, ritenuto gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minorenne commessi ai danni dei figli uno minore di anni dieci e l’altra minore di 14.
Dall’inquietante racconto della bambina fatto alla madre è emerso anche che ad essere oggetto di morbose e concupiscenti attenzioni, non era solo lei, ma anche il fratellino.
L’esito delle visite specialistiche cui sono stati sottoposti i due minori ha fornito poi un quadro clinico compatibile con le ipotesi investigative, ragion per cui, alla luce dei gravi e concordanti indizi raccolti nell’immediatezza, si sono schiuse le porte del carcere per il ‘papà-orco’.
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