Fosse per noi “L’abitudine di tornare” dovrebbe essere una consuetudine che ci consentisse di averla sempre vicina, preferibilmente con la chitarra fra le braccia. Ma Carmen ci ha abituati alle attese, perchè con le cose belle e preziose, funziona proprio così.
E’ passato giusto un anno dal suo ritorno discografico e nel frattempo Carmen Consoli ha già toccato varie città d’Italia con il tour nei Palasport prima, nei teatri a seguire e giovedì 25 Febbraio “torna a casa” , al Teatro Metropolitan di Catania.
“La dimensione intima del teatro mi permette di sviluppare un altro tipo di concerto. – spiega ai microfoni di Rsc Radio Studio Centrale. – Ho ripescato alcune canzoni del mio repertorio che si prestano più ad un’atmosfera teatrale, anche per noi è molto emozionante tornare in questa dimensione, incontrare il pubblico un po’ più da vicino… diciamo che il teatro è più la mia acqua. E poi diciamo anche che a teatro mi viene voglia di parlare di più, faccio un po’ l’intrattenitore da villaggio turistico”.
Non perde la consueta ironia Carmen, anche quando, non sappiamo bene se fra il serio o il faceto, dichiara , alla luce del sold-out della sua tournè, di essere quasi stupita del fatto che la gente si ricordi ancora di lei.
“L’abitudine di tornare” è arrivato a 6 anni di distanza dal precedente lavoro e in anni in cui la musica appare sempre più “prodotto di consumo”, peraltro mordi e fuggi, solo un’artista degna di questo nome è in grado di rimanere “senza l’obbligo di uscire con un singolo radiofonico l’anno” come dichiara la stessa Carmen, sottendendo proprio l’impossibilità per una vera artista di scrivere , per così dire, su commissione.
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