“Fra i magistrati catanesi la giudice Apostolico non è la sola a fare politica, questo è un altro tema di cui ci occuperemo in altra sede”. Così il ministro delle Politiche del mare, Nello Musumeci a margine della convention di Fratelli d’Italia, ‘Italia, le radici della bellezza’ in corso a Brucoli, nel Siracusano. Ai cronisti che gli chiedevano a chi si riferisse, si è limitato a dire: “E’ un giudice che fa servizio a Catania, e non è il solo…Questo è un altro tema di cui ci occuperemo in altra sede. Si tratta di un magistrato che negli ultimi anni si è divertito ad usare i propri pregiudizi di uomo di sinistra per attaccare gli uomini della Destra. Voglio dire che tra tanti magistrati seri anche di sinistra che mantengono una condotta responsabile c’e qualche politicizzato che non meriterebbe la solidarietà della gente responsabile e perbene”
Musumeci: “Non reclamo dimissioni, ma il Csm deve intervenire”
“Se un uomo politico passeggia in paese a braccetto con un mafioso non commette un reato, ma certamente proietta un’immagine negativa della buona politica. Bene, se un magistrato partecipa a una manifestazione di parte, con tante bandiere di parte, in un corteo in cui si dice ‘assassino’ al poliziotto, io mi chiedo: all’indomani, quando il magistrato torna al palazzo di giustizia quale credibilità può avere? Ecco perché io non reclamo dimissioni, credo che la magistratura abbia organi di autogoverno sufficienti per potere intervenire”.
Il ministro ha ribadito: “Mi sembra difficile difendere il ruolo di un magistrato che alimenta pregiudizi e che ha fatto scelte politiche che ostenta, sulle cui scelte poi è chiamata decidere”.
Blocco navale? Rimedio estremo
“Il blocco navale è un rimedio estremo che viene determinato da una convergenza internazionale, quindi non è questo il momento e il caso. L’Italia ha bisogno di 400 mila unità- ha detto Musumeci- lavorative, dice Confindustria, insomma di forza lavoro: perché non consentire ai migranti che lasciano il loro paese per guerra o persecuzioni di arrivare in Italia regolarmente sottraendoli alla mafia degli scafisti? Perché queste persone devono pagare 6 o 7 mila euro quando invece potrebbe accadere regolarmente in Italia e dare un contributo in termini di forza lavoro”.
Caro voli? Tema da affrontare a Bruxelles
“Uno dei temi che bisogna affrontare e risolvere, non a Roma, ma a Bruxelles”. “Noi abbiamo bisogno di puntare sul collegamento aereo non solo per il fenomeno turistico che potrebbe vederci il primo polo attrattivo del Mediterraneo ma intanto per la gente che vive in Sicilia o in Sicilia deve recarsi per ragioni di lavoro. Questo vale anche per la Sardegna. Purtroppo manca una seria politica europea a sostegno delle tratte sociali. Nessuno vuol viaggiare in Sicilia gratis, ma non è nemmeno possibile
legittimare che il costo di un biglietto aereo da Catania a Milano debba costare più di un Roma-New York. E a Milano non si va per fare shopping, ma anche per motivi di salute o esigenze di carattere familiare”.
Commenta con Facebook