Faceva da intermediario e si dedicava alle estorsioni nei confronti di chi non pagava l’affitto ad un amico. E lo faceva con minacce pesanti e persino aggressioni fisiche. Per convincere le vittime a pagare metteva in “bella” mostra i suoi diversi precedenti penali. Un modo per intimidire ulteriormente le vittime e costringerle a pagare quanto dovuto con la maggiorazione per pagare il suo “intervento”.
L’arresto
Su delega della Procura, i carabinieri della compagnia di Catania Piazza Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale. In manette un pregiudicato 52enne catanese, gravemente indiziato del reato di “tentata estorsione”. L’indagine, coordinata dalla Procura e condotta dai carabinieri del nucleo operativo da ottobre a dicembre scorsi, attraverso attività tecniche e dinamiche, avrebbe consentito di riscontrare come l’uomo avesse posto in essere una serie di richieste estorsive. Ad essere stata utilizzata la violenza delle minacce verbali e persino delle aggressioni fisiche, rafforzate da un “curriculum criminale” di spessore, di cui il 52enne si sarebbe vantato, per rafforzare la propria forza intimidatrice.
La denuncia
A far scattare le investigazioni è stata la denuncia presentata da un residente di Sant’Agata Li Battiati, che ha raccontato della propria situazione di insolvenza nei confronti del locatario dell’immobile dove vive, da cui è scaturita l’estorsione da parte del pregiudicato catanese. Quest’ultimo, difatti, avrebbe svolto il ruolo di intermediario a favore del padrone di casa, suo amico, per costringere la vittima a corrispondere tutti i canoni di affitto arretrati e in corso. Ad essere partito anche l’avvertimento che qualora i versamenti non fossero stati effettuati ne sarebbero conseguite aggressioni fisiche a lui e alla famiglia.
Versamenti in postepay con maggiorazione
In particolare, l’indagato avrebbe costretto la vittima a corrispondere gli affitti direttamente sulla sua postepay, maggiorati di una percentuale che avrebbe trattenuto per sé, in considerazione dell’illecita opera di intermediazione. Nel caso poi in cui i versamenti non fossero stati corrisposti puntualmente, il 52enne avrebbe reagito compiendo pedinamenti, appostamenti sotto casa e aggressioni fisiche. Il pregiudicato è stato trasferito nella casa circondariale di Enna.
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