E’ la quarta rivoluzione industriale ed è alle porte. Petrolio, in onda giovedì 13 ottobre alle 23.20 su Rai 1, indaga l’impresa del futuro dove macchine intelligenti e interconnesse lavorano gomito a gomito con gli operai: un nuovo modello produttivo basato su ricerca, innovazione e digitalizzazione dei processi.
E in Italia a che punto siamo? Le imprese sono pronte ad affrontare questa sfida sulla quale il Governo scommette 13 miliardi di euro? E quali sono le conseguenze sul lavoro?
Petrolio viaggia lungo la penisola per scoprire che a Firenze l’operaio 4.0 è già al lavoro, a Novara si fabbricano motori aerei con le stampanti 3D, ai piedi dell’Etna, nella Silicon Valley siciliana, si fornisce tecnologia alle imprese innovative e che, alcune di esse, hanno eliminato le gerarchie interne.
Le telecamere varcano i cancelli della STMicroelectronics di Catania, polo tecnologico tra i più innovativi al mondo, con 8 mila lavoratori tra dipendenti e indotto. Qui gli operai, tutti diplomati o laureati e in aggiornamento continuo, utilizzano tablet e lettori di codici a barre, mentre i computer e i software tengono sotto controllo ogni singola fase di lavorazione della componentistica elettronica.
L’innovazione del prodotto va di pari passo con quella del processo produttivo, che ha visto l’introduzione di nuove figure, come quella del lean-manager, ovvero il manager antisprechi. Un 4.0 a trecentosessanta gradi, perché ottimizzare consente di produrre di più lavorando meglio e senza aumentare le ore lavorative.
Chi è più preparato e chi rischia di rimanere indietro nella nuova sfida del lavoro? A Petrolio intervista al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
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