Un motociclista di 26 anni è morto la notte scorsa in un incidente stradale avvenuto sulla circonvallazione di Catania. Secondo una prima ricostruzione, la moto avrebbe avuto un violento impatto contro un’auto, che camminava nella stessa direzione di marcia, in via Marco Polo in direzione di via Vincenzo Giuffrida.
Vani i soccorsi
I prima ad arrivare sul posto sono stati agenti della squadra Volanti che, in attesa dell’arrivo di personale del 118, hanno tentato di rianimare il motociclista, ma, purtroppo, il 26enne è deceduto.
Piedimonte Etneo piange Matteo Urzì
Ancora sangue sulle autostrade siciliane. All’alba di questa mattina, 9 ottobre, un incidente stradale avvenuto tra gli svincoli di Fiumefreddo e Giardini Naxos ha causato la morte di Matteo Urzì, 20 anni. Pare che un piccolo camion adibito al trasporto di prodotti alimentari si sia ribaltato autonomamente creando un pericoloso ostacolo sulla carreggiata. Un furgone in arrivo non è riuscito ad evitarlo, collidendo violentemente con il veicolo incidentato.
A bordo del camion viaggiava una famiglia composta da padre, madre e figlio. Il giovane, Matteo Urzì residente a Piedimonte Etneo è deceduto a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente. I genitori sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale di Taormina.
Sul posto sono prontamente intervenuti i soccorsi del 118, i Vigili del fuoco e la Polizia stradale per gestire la situazione e garantire la sicurezza dei veicoli in transito. L’incidente ha provocato notevoli disagi al traffico con code che si estendono per circa 5 chilometri: “Ci sono ripercussioni significative per i veicoli diretti a Messina, poiché attualmente si circola solo sulla corsia di emergenza” – ha comunicato la segreteria del Comandante della Sezione Polstrada di Messina -.
Il cordoglio
Una tragedia che si fa fatica ad accettare, un incidente che non ha lasciato scampo al giovane Matteo Urzì. Una vita spezzata troppo in fretta, in tanti hanno lasciato un messaggio di cordoglio per la giovane vittima: “Dio mio quanti giovani stanno perdendo la vita signore lo hai accolto tra le tue braccia dona ai genitori la forza di questo atroce dolore r.i.p piccolo angelo condoglianze a tutta la famiglia” – scrive un utente -. Poi si legge ancora: “Tra le cose che una tragedia toglie, le parole, una preghiera per Matteo Urzì”.
L’ennesimo incidente mortale ha acceso un dibattito sulla attuale condizione delle autostrade siciliane e sulla guida irregolare degli automobilisti, in particolare un utente ha scritto: “Un morto al giorno sulle strade siciliane … ma a qualcuno sembra normale? Le cose sono due o in Sicilia non sappiamo guidare (e non entro nel dettaglio delle infrazioni al codice della strada) o forse qualcuno dovrebbe preoccuparsi di adeguare le infrastrutture ai giorni d’oggi invece che lasciare una rete stradale all’incuria e nelle stesse condizioni in cui è stata ideata ovvero quando le auto erano poche e soprattutto andavano a non più di 50 km /h”.
Incidente mortale tra Paternò e Santa Maria di Licodia, due le vittime dello scontro, i nomi
Umberto Torrisi, 41enne di Motta Camastra (Messina), è morto lunedì 7 ottobre in un drammatico scontro avvenuto sulla SS nei pressi di Scalilli. Secondo le prime ricostruzioni, Torrisi era alla guida di un autoarticolato quando si è trovato di fronte all’auto di Natale Gagliano, un ottantenne di Paternò. La corsia di marcia era invasa dalla vettura, costringendo Torrisi a una manovra d’emergenza per evitare l’impatto. Purtroppo, il tentativo di evitare la collisione si è rivelato fatale: il tir si è schiantato contro un muro di contenimento rovesciandosi e prendendo fuoco.
Le fiamme hanno avvolto entrambi i veicoli intrappolando i conducenti senza possibilità di scampo. I soccorsi sono giunti tempestivamente sul luogo dell’incidente, ma per Torrisi e Gagliano non c’è stato nulla da fare.
Il cordoglio
La comunità di Motta Camastra è in lutto per la prematura scomparsa del concittadino, Umberto Torrisi. Si moltiplicano i messaggi di cordoglio lasciati sulla bacheca del quarantunenne: “Ciao Umbittuzzu siamo cresciuti insieme che so da circa da quando avevamo 5anni sempre insieme giorno e notte quante ne abbiamo combinate insieme. mi capita sempre di nominarti proprio per i casini che facevi che solo tu Umberto Turrisi potevi fare. oggi tutto questo mi e crollato addosso nn posso crederci che tutti i nostri scherzi telefonici siano finiti..ma come ben sappiamo tutte le persone più buone anno la peggio la vita e all’ incontrario per come dovesse essere ma e così sempre disponibile e pronto per aiutarti sarà dura Umbittuzzu perché una parte di me eli con te o ci sarà per sempre mi mancherai tvb. Guidaci sempre e nn abbandonarci mai..
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