La seconda sezione penale del Tribunale di Catania, accogliendo la richiesta della Procura e dell’avvocato Giuseppe Lipera, ha assolto per non avere commesso il fatto Antonino “Nino” Santapaola, 67 anni, ergastolano fratello dello storico capomafia Benedetto, dall’accusa di associazione mafiosa e quattro estorsioni.
La sentenza riguarda gli sviluppi dell’inchiesta denominata Dionisio, scattata 16 anni fa, contro la cosca Santapaola-Ercolano, nell’ambito della quale nel 2005 “Nino” Santapaola era stato arrestato.
Il provvedimento di carcerazione fu annullato dopo un ricorso in Cassazione perché l’indagato risultava già nel periodo dei fatti contestati, dal 2001 al 2003, incapace di intendere e volere. Nino Santapaola è detenuto nel carcere milanese di Opera.
Il mese scorso, Antonino Santapaola venne dichiarato dal incaricato dalla terza Corte d’appello di Catania nella sua relazione sull’imputato detenuto nel carcere di Opera “incapace a prendere parte scientemente al processo”.
Per questo motivo i giudici disposero l’ulteriore sospensione di sei mesi del processo.
In precedenza, a metà luglio del 2020, la terza sezione penale della Corte d’appello di Catania aveva disposto la sospensione del procedimento per incapacità di stare in giudizio. Decisione arrivata dopo aver sentito in udienza il perito nominato d’ufficio, lo psichiatra Antonino Petralia che confermo “l’incapacità di stare in giudizio dell’imputato, affetto da schizofrenia”.
Nel 2017 il boss Antonino Santapaola, già carcerato in regime di 41 bis, venne ricoverato all’unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione dell’ospedale San Paolo di Milano perché era entrato in coma.