Nei giorni 12 e 13 luglio San Gregorio è stato vittima di vili attentatori dell’ambiente che hanno appiccato il fuoco in tre punti diversi del territorio, soprattutto in zone poco accessibili alla forze di soccorso come quelle della Riserva Naturale “Immacolatelle e Micio Conti”, fiore all’occhiello della cittadina sangregorese, e a ridosso di zone residenziali in aperta campagna.
Il territorio è stato colpito nella sua globalità e la Riserva ha perso quindici ettari sui ventidue che la costituiscono.
Il fuoco ha cominciato a propagarsi intorno alle ore 11 di giorno 12 e ha smesso alle ore 9 del mattino del giorno dopo.
Gli agenti della forestale hanno individuato tre punti fuoco nella Riserva, un altro nello svincolo di Paesi Etnei che ha messo a rischio le diverse attività ricadenti sul posto, compreso un distributore di benzina, e un terzo all’altezza di Via Marco Polo.
Inizialmente i cittadini hanno agito con mezzi propri, con grande senso di responsabilità e partecipazione, quindi sono state attivate tutte le procedure di protezione civile.
L’Amministrazione comunale è intervenuta con i mezzi a disposizione e con la Polizia locale dando una cadenza di priorità agli interventi, salvando per prima l’azienda agricola con allevamento di animali “Gangemi”, e intervenendo laddove il fuoco stava per lambire le abitazioni di Via Scala.
Subito dopo sono arrivati i volontari della Protezione civile dei Comuni di Aci Sant’Antonio, Nicolosi, San Giovanni La Punta, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande e Zafferana.
L’Acoset ha inviato numerose autobotti per far fronte all’emergenza.
Le attività sono state coordinate dal sindaco, Carmelo Corsaro, in stretto contatto col Prefetto, Silvana Riccio fino al pomeriggio, momento in cui è arrivato il Nucleo operativo del Corpo forestale, al comando del dott. Luca Ferlito, che con un grosso spiegamento di forze è riuscito ad intervenire in maniera forte e domare e circoscrivere gli incendi. Infine sono arrivati i vigili del fuoco. Nella tarda serata, sua eccellenza il Prefetto di Catania, è venuto sul posto per far sentire la vicinanza delle Istituzioni. Sono intervenuti adoperandosi attivamente, in quanto appartenenti al territorio, anche gli onorevoli regionali Sammartino e Sudano.
“Il danno ambientale è elevatissimo – ha commentato addolorato il sindaco, Carmelo Corsaro -. Questa esperienza, che avrei voluto non vivere, mi ha dato la consapevolezza che siamo una grande collettività e una grande famiglia e che riusciamo ad essere tutti partecipi nella tutela del nostro patrimonio umano e ambientale. Ringrazio tutti i sangregoresi che hanno collaborato e tutte quelle forze in campo spiegate in questa grandissima emergenza. E’ stato un attacco al territorio di San Gregorio – ha continuato il dott. Corsaro -, a mio avviso è stato colpito il Comune che è fulcro della viabilità di tutta l’area metropolitana e oserei dire di tutta la Sicilia orientale. I caselli autostradali sono stati messi a rischio dall’incendio sviluppatosi presso lo svincolo Paesi Etnei, altro nodo cruciale della viabilità pedemontana. Colpire così duramente la Riserva in contemporanea avrà avuto lo scopo di distrarre le forze impegnate su altri punti. Non c’è, secondo me, un disegno malavitoso, perché non ne comprenderei la finalità, ma la follia di singoli elementi che godono nel far male alla collettività”.