Il giorno dopo gli incendi che hanno mandato in fumo ettari di vegetazione all’interno del Parco dell’Etna è partita la conta dei danni.

Sulla natura dei roghi è minimo il margine di dubbio: appiccati per mano dell’uomo, sono dolosi. A denunciare l’ennesimo attacco al ‘cuore’ dell’Etna era stata la presidente del Parco, Marisa Mazzaglia.

Per più di 30 ore i vigili del fuoco e i forestali sono stati impegnati a spegnere le fiamme divampate in più punti a distanza di poco tempo.

Si aggira attorno ai dieci mila metri quadrati la superficie di bosco andata distrutta con l’incendio più grave a Piano Mirio a Biancavilla.

I numeri della forestale spaventano: 3000 metri di querceto distrutti oltre agli incendi dei boschi di Zafferana Etnea dove hanno preso fuoco almeno 30 ettari di ginestreto, lecceto, castagni secolari.

Ieri sono state più di 20 le segnalazioni alla sala operativa dei vigili del Fuoco di Catania. Incendi, roghi e focolai. Una domenica di fiamme quella che ha caratterizzato l’autostrada Catania-Messina con il fumo denso e nero causato dall’incendio in un capannone.

In via dei Ciclamini un rogo di sterpaglie ha lambito un vecchio deposito di rifiuti e le abitazioni alla periferia di Misterbianco.

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