I siciliani non vogliono le trivelle in mare, ma solo il 23 per cento degli abitanti dell’Isola è a conoscenza del referendum abrogativo in programma il prossimo 17 aprile.
Sono gli esiti di un sondaggio condotto dall’istituto Demopolis per la trasmissione de La 7, Otto e Mezzo, in cui il dato più significativo, ben oltre la media nazionale, è proprio quello in cui si ribadisce la contrarietà alla prospezioni petrolifere: in Sicilia 8 cittadini su 10 si dichiarano contro le trivellazioni.
Eppure la Sicilia, o meglio la Regione siciliana, non è fra le nove che hanno promosso la campagna referendaria per l’abrogazione dell’articolo 38 dello Sblocca Italia che innescherebbe le trivellazioni bypassando il parere delle Regioni che rivendicano proprio la competenza costituzionale in materia di ambiente.
Secondo il sondaggio condotto dall’Istituto diretto da Pietro Vento, il 74% degli italiani vieterebbe, alla scadenza, il rinnovo delle attuali concessioni per le estrazioni in mare entro le 12 miglia. Di parere diverso è il 26%, poco più di un quarto dei cittadini interpellati.
Il quesito, prescindendo dalla valenza immediata, sembra assumere soprattutto un valore simbolico. Secondo i dati di Demopolis, motivazione prevalente di quanti si schierano per il no, è che l’Italia non può permettersi di rinunciare allo sfruttamento delle risorse petrolifere. Altre ragioni, la tutela dei posti di lavoro nel settore e la convinzione che le trivellazioni non mettano a repentaglio l’ambiente.
Di tenore del tutto opposto le ragioni di chi si schiera per il sì al divieto di rinnovo delle concessioni: i due terzi affermano che il mare e le coste italiane vadano protetti da qualsiasi rischio ambientale. Il 43% teme possibili danni per il turismo, ritenuto fondamentale per lo sviluppo del Paese; per oltre un terzo dei cittadini, intervistati da Demopolis, la politica energetica italiana dovrebbe puntare in modo più deciso sulle fonti rinnovabili.
Prescindendo dalle convinzioni in materia, la validità o meno del referendum si gioca – come sempre – sul raggiungimento del quorum del 50%.
A circa 3 settimane dal voto, l’Istituto Demopolis ha misurato il grado di conoscenza dei cittadini: “Appena 1 elettore su 4 – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – si dichiara informato sull’appuntamento elettorale. Il 34% ammette di non saperne assolutamente nulla; il 41% degli italiani sostiene di aver sentito parlare genericamente del referendum sulle trivellazioni, ma di non sapere che si voterà il 17 aprile”.
Il dato di conoscenza è ancora più basso nell’Isola: appena il 23% dei siciliani si dichiara informato sul Referendum.
effelle-com
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