Per mesi ha terrorizzato gli abitanti di diversi comuni dell’hinterland catanese, grazie alla sua “abilità” nel compiere furti su autovettura.
Ripetutamente sceglieva accuratamente le sue vittime, donne e sempre sole alla guida di autovetture, e dopo averle distratte, approfittando del calo di tensione delle vittime, portava via tutto quanto era contenuto all’interno delle automobili.
Agiva sempre da solo ed a bordo della sua moto – guidata tra l’altro senza patente poiché revocata – che faceva spingeva al massimo per evitare eventuali controlli delle forze di polizia.
Si chiama Massimo Luigi D’Aquino, è pregiudicato, ha 40 anni ed è stato fermato dai carabinieri di Viagrande perché indiziato di essere un rapinatore seriale.
In soli due mesi i carabinieri sospettano che abbia compiuto più di venti furti, tutti con lo stesso “modus operandi”, nei Comuni di Viagrande, Trecastagni, Aci Sant’Antonio, Pedara, Belpasso e Nicolosi, creando non poco allarme sociale tra la cittadinanza.
I militari della stazione di Viagrande, acquisita la prima denuncia relativa ad un furto commesso nel paese hanno avviato un’attività investigativa, ascoltando le vittime dei furti, esaminando i filmati dei sistemi di videosorveglianza e pattugliando il territorio, anche in abiti civili.
Dopo diversi servizi e dopo diverse rocambolesche fughe, hanno identificato D’Aquino. Mercoledì l’uomo è stato fermato e successivamente il Gip ha convalidato il fermo ed emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Massimo Luigi D’Aquino, era già stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
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