Pensava di trascorrere una tranquilla serata con gli amici in una pizzeria di Paternò, nel Catanese. Tra una sigaretta fumata e quattro chiacchiere scambiate davanti al locale un giovane di 25 anni si è visto esplodere contro alcuni colpi di pistola.
Il panico, le urla, il fuggi fuggi generale e la vittima che ha la prontezza di correre dentro e di nascondersi dietro al bancone del pizzaiolo: rifugio che gli ha salvato la vita.
Per il tentato omicidio del giovane, i carabinieri indagano nella sfera privata del ‘bersaglio’ sono stati arrestati due pregiudicati di Paternò: Gaetano Laudani, 19 anni e Marco Impellizzeri. Sono stati loro ad esplodere alcuni colpi di pistola calibro 9 x 21.
Laudani e impellizzeri, dopo avere mancato l’obiettivo, sono fuggiti a bordo di uno scooter.
I militari sono intervenuti dopo una chiamata al 112, che segnalava l’esplosione di colpi di arma da fuoco.
Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza e dalle testimonianze delle persone presenti gli investigatori sono risaliti all’identità dei due che sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza.
Gaetano Laudani è stato rintracciato in casa del cognato, dove si era già cambiato d’abito nascondendo i vestiti utilizzati nell’agguato nella cesta dei panni sporchi, ma indossando ancora le stesse scarpe notate dagli investigatori durante l’analisi dei filmati registrati, mentre Impellizzeri in strada, con indosso gli stessi indumenti utilizzati nel raid.
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