Hanno sequestrato e rapinato un corriere carico di articoli sanitari nella zona di Aci Castello. Ma ad incastrare la banda in azione è stata l’orma di una scarpa su una busta che corrispondeva a quella indossata da uno dei cinque.
In tre a bordo di una Fiat 600 di colore azzurro, risultata rubata, hanno affiancato il furgone e hanno costretto il corriere a fermarsi. Degli ali altri due complici, uno si è messo alla guida del furgone, l’altro ha fatto salire sulla 600 il corriere, mentre il mezzo si allontanava.
Aldo Bellavia, 45 anni, pregiudicato, Danilo Mirabile, 27 anni, Luciano Spampinato, 39 anni, pregiudicato, Mario Giuffrida, 58 anni e Giuseppe Giuffrida, 28 anni sono stati arrestati perché ritenuti i primi tre responsabili, in concorso, di rapina aggravata e di ricettazione (del mezzo utilizzato per commettere reato), gli ultimi due del reato di ricettazione di parte della merce provento della rapina aggravata.
Le indagini della sezione Antirapine sono state avviate con la visione delle immagini di video-sorveglianza cittadine.
Il mezzo rubato è stato recuperato nella zona di Montepalma, quartiere periferico di Misterbianco, dove gli investigatori avevano contezza c’erano Mario e Giuseppe Giuffrida, padre e figlio, che fungevano da ricettatori di merce rubata.
All’inteno del furgone, gli investigatori, hanno trovato una busta su cui era stata impressa un’ orma della scarpa destra che corrispondeva a quella indossata da Mirabile.
E’ lì che la polizia ha intercettato l’autovettura Fiat 600 di colore azzurro da cui scendevano tre persone che dopo essersi salutati con i Giuffrida, scaricavano dall’auto alcuni colli in cartone ed entravano all’interno del deposito dove è stata trovata parte della merce rubata poche ore prima al corriere. La restante parte del carico rapinato era in casa di Spampinato tra cui anche il cartellino aziendale della vittima della rapina.