Sigilli ad un impianto adibito per l’esercizio di padel da parte della polizia a Catania. E’ stato scoperto essere totalmente abusivo perché privo di qualsiasi autorizzazione all’esercizio. Ma non è finita qui: gli agenti hanno anche scoperto irregolarità di tipo fiscale dal momento che non venivano emesse le ricevute ai giocatori per l’affitto dei campi. Violate anche le norme anti covid19 da alcune dipendenti della struttura.
Il controllo degli agenti di Borgo Ognina
E’ stato il personale dipendente del commissariato di pubblica sicurezza sezionale di “Borgo Ognina” ad avere operato nel corso di un controllo amministrativo. Gli agenti hanno sanzionato e posto sotto sequestro uno dei più noti e frequentati circoli sportivi di padel della Sicilia orientale. Dagli accertamenti eseguiti durante l’attività di polizia, è infatti emerso che il circolo, uno dei primi ad aver importato il padel nella provincia di Catania, era privo delle prescritte autorizzazioni amministrative per il legittimo esercizio dell’attività, risultando pertanto totalmente abusivo sin dal 2017, anno della sua costituzione.
Niente ricevute fiscali
Dal controllo è anche emerso che il circolo, costituito come società sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, pur essendo fruibile anche ai non soci ed organizzando corsi e lezioni private pubblicizzate attraverso i canali social, non rilasciava alcuna ricevuta fiscale per i servizi resi. In questo modo si è reso di fatto impossibile il tracciamento dei pagamenti dei tantissimi clienti. I sigilli sono stati apposti anche ad un’area adiacente ai campi di gioco, adibita a parcheggio per i giocatori.
Anche violazioni anti covid19
Inoltre, due dipendenti addette alla reception, la cui posizione lavorativa è al vaglio dell’ispettorato del lavoro, venivano sorprese dai poliziotti senza le prescritte mascherine di protezione, venendo così sanzionate per la violazione della normativa volta al contenimento della pandemia da covid19. Per tutte le violazioni riscontrate venivano elevate sanzioni pecuniarie per un totale di circa 9 mila euro.
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