E’ una storia di speranza che ha commosso tanti di noi, quella di Goffredo Arena, il medico catanese che in Canada ha brevettato uno screening per il tumore in fase precoce. L’abbiamo raccontata ieri ed oggi ci torniamo traendo spunto dai tanti commenti che sono arrivati al post.
Sullo sfondo, oltre alla straordinaria scoperta dello scienziato nato a Catania, c’è ovviamente il tema della ricerca che in Italia rimane una questione centrale per trattenere cervelli come quello di Goffredo Arena.
Potrà sembrare una frase fatta, infatti, ma questa terra e soprattutto il suo popolo sebbene parlando altre lingue e vivendo sotto luci diverse, esprime eccellenza.
Il dato amaro che in molti hanno rilevato commentando l’articolo è dettato proprio dalla voglia, che troppo spesso diventa necessità, di questi ragazzi di fare fagotto e volare via.
Così facciamo nostro il commento lasciato su facebook da una lettrice che salutando con entusiasmo la scoperta di Arena scrive: “Questa è una notizia buona e cattiva allo stesso tempo. Buona perché ci dà delle speranze nella lotta contro i tumori, cattiva per l’incapacità dei nostri governanti di trattenere nella nostra Italia i suoi figli migliori”.
Ciò che si dovrebbe fare è tentare di trattenere il prossimo Goffredo e al tempo stesso mettere in condizione il Goffredo che abbiamo conosciuto di rientrare.