L'allarme dopo la chiusura degli impianti etnei che trattano l'organico

Il sindaco di Aci Castello: “La raccolta differenziata va avanti, ma non pagheremo colpe altrui”

La raccolta differenziata va avanti. Il sindaco di Aci Castello Filippo Drago, che ieri aveva lanciato l’allarme sulla chiusura degli impianti dell’area etnea destinati alla frazione organica, interviene per fermare le voci che da alcune ore stanno circolando in merito ad uno stop della raccolta differenziata e proprio  della frazione organica.

“La raccolta nel territorio del Comune di Aci Castello andrà avanti regolarmente e con le consuete modalità che, dallo scorso 1° aprile, con la differenziata porta a porta ci ha visto registrare eccellenti risultati. Dunque domani, sabato 1 luglio i rifiuti organici (contenitore marrone) dovranno essere conferiti regolarmente” .

Su quanto accaduto nella giornata di ieri, invece, il primo cittadino aggiunge: “Noi continueremo a portare fino alla discarica i rifiuti correttamente differenziati dai nostri concittadini, poi se a causa degli spazi saturi e della mancata programmazione, l’umido dopo esser opportunamente pesato sarà mischiato all’indifferenziata, saranno i responsabili di tutto ciò a vedersela con i cittadini che non ne vogliono sentire più di pagare colpe altrui. Da parte nostra, comunque, stiamo attivando tutte le iniziative che sono nelle nostre possibilità per individuare chi è l’autore di questo scempio e chiediamo un immediato intervento da parte dell’amministrazione regionale”.

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Lunedì infatti è prevista una riunione del gruppo di lavoro di legali ed esperti convocati da Drago. Il tema è quello delle tariffe perché fra una tonnellata di indifferenziata e una di organico ‘ballano’ almeno 50 euro.

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