Dopo l’inserimento con riserva di altri 700 docenti diplomati nelle graduatorie ad esaurimento disposta con ordinanza dello scorso 19 febbraio, il Consiglio di Stato, ieri in sede di giudizio, ha nuovamente intimato al Ministero dell’Istruzione di procedere alle nomine a tempo determinato ed indeterminato dei docenti diplomati inseriti con riserva nelle graduatorie.
La decisione è frutto di un ricorso da parte di un di insegnanti inseriti con riserva nelle graduatorie con ordinanza del Consiglio di Stato, ma non convocati da Miur per il conferimento delle supplenze e per le immissioni in ruolo previsti dal piano straordinario di assunzioni.
Ieri i giudici di Palazzo Spada hanno ribadito il principio secondo il quale “l’iscrizione nelle graduatorie con riserva, non può impedire– al di fuori del piano straordinario di assunzioni per l’anno scolastico 2015/2016 di cui all’art. 1, commi 93 e 96, della legge n. 107 del 2015 – la possibilità di essere individuati quali destinatari di proposta di assunzione, in quanto il depotenziamento dell’iscrizione con riserva nelle graduatorie, che vorrebbe introdurre l’Amministrazione, non sembra avere fondamento legislativo”.
Il Consiglio di Stato, dando ragione all’avvocato catanese Dino Caudullo, ha quindi assegnato al MIUR un mese per dare esecuzione all’ordinanza, nominando quale commissario “ad acta”, il direttore generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica, Carmela Palumbo.